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sabato 21 Giugno 2025
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    “In particolare sulle aliquote per l’Imu sui terreni agricoli: impossibile capire le scelte attuate”

    TAVARNELLE – "Apprendiamo da vari articoli sui giornali e ci fa anche molto piacere, che il sindaco David Baroncelli abbia scoperto che il Governo sta effettuando una politica di "rapina", cioè tassazione e tagli, che inginocchia gli enti locali, imbarazza i sindaci  e che grava, come sempre sui cittadini".

     

    A dirlo è il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle a Tavarnelle: "Infatti – dicono – quando Baroncelli dice: "Ci troviamo di fronte ad una realtà di circa 8mila abitanti costretta di fatto a mantenere lo Stato, laddove quest’ultimo al contrario viene meno al proprio ruolo di supporto nei confronti degli enti locali", evidenzia che lo slogan "l'Italia cambia verso", coniato dal suo stesso segretario di partito, è forse l'unico annuncio che corrisponde a verità. Il problema è che il verso non è quello giusto per chi ha in mente una ripresa, ma è perfettamente contiguo al verso che intraprese un certo signor Mario Monti, che tanto piacque a Napolitano e al Pd e decisamente un po' meno ai cittadini e agli esodati".

     

    Proseguono: "Quando il Sindaco dice: "Auest'anno si aggiunge l'Imu agricola cui corrisponde l'ennesimo taglio del governo ai trasferimenti statali" dice una grandissima verità che in concretezza, vuol dire che il Comune ha delle grosse difficoltà nel far quadrare il bilancio, e che a fronte di tagli corposi, il Comune è costretto ad aumentare le tasse".

     

    "Cosa che presubilmente farà – annunciano – visto che per ammissione dello stesso sindaco qualche settimana fa, veniva alla luce il fatto che non ci sarebbe stato scelta tra il taglio di alcuni servizi essenziali, oppure l'aumento delle tasse".

     

    "Non a caso – dicono ancora – per volontà di Renzi, colui che mai avrebbe aumentato le tasse, e che mai sarebbe andato al governo senza passare per le consultazioni, (vatti a fidare di uno così…), il Comune è passato a riscuotere da buon esattore, l'Imu sui terreni agricoli, una tassa nuova di pacco, forgiata dal sindaco d'Italia, che va a colpire e a spolpare sempre di più i cittadini".

     

    "Proprio sull'introduzione di questa tassa – spiegano – noi del MoVimento 5 Stelle, vogliamo vederci chiaro. La legge 190/2015 al comma 692, dice che l'aliquota standard per i terreni agricoli è pari allo 0.76%, tranne quando i Comuni abbiano "approvato per i detti terreni specifiche aliquote". L'aliquota è "specifica" solo se deliberata ad hoc per i terreni, altrimenti il riferimento è al paramento standard dello 0.76%".

     

    "E allora ci siamo messi a cercare in lungo e largo – raccontano – fra le delibere pubblicate sulla Homepage del Comune, a parte che il sito sembra un labirinto, non abbiamo trovato nulla che parlasse di aliquote sui terreni agricoli, per tanto abbiamo deciso di presentare un'interrogazione in consiglio comunale per cercare di fare chiarezza".

     

    "La cosa che salta subito all'occhio – dicono ancora – è che il Comune ha applicato un'aliquota di 0,86% (lo 0,10% in più dell'aliquota base) alla quale i cittadini si sono adeguati, nonostante le belle parole del sindaco David Baroncelli, che come tutti sanno, lo scorso 10 febbraio è stato convocato a Roma per essere ascoltato in Senato della Repubblica, perchè contrario a questa tassa che va a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Ma dovevano pagare l'aliquota a 0,86% o 0,76%?"

     

    "In realtà – concludono – l'unica delibera che abbiamo trovato, è una delibera di luglio 2014, la numero 27, ma non si fa menzione di terreni agricoli, e quindi a nostro avviso non è da considerarsi aliquota specifica, quella riscossa dall'ente. Per cui vogliamo capire se i cittadini hanno versato un 0.10 che non dovevano, e sempre se la nostra osservazione è corretta, come s' intende restituire i soldi? Siamo certi che il nostro sindaco saprà darci tutte le risposte".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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