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domenica 6 Luglio 2025
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    E’ stata una maestra eccezionale: la casa di Carla Biliotti aperta al pubblico

    Scomparsa alcuni anni fa. Iniziativa del marito: dal 29 aprile all'1 maggio si potrà rivivere il suo... "mondo"

    BAGNOLO (IMPRUNETA) – Per Bagnolo in particolare, ma per tutta Impruneta, Carla Biliotti, scomparsa alcuni anni fa, è stata un personaggio, anzi una "persona" importante: pittrice, allieva di Fiorenzo Poggi, ha trascorso la sua vita fra i giovani.

     

    Creando un laboratorio artistico dove i bambini, sotto la sua guida, hanno sperimentato pittura, modellaggio della creta, creazioni con la cartapesta, ma anche scritto fiabe , studiato la natura, la storia del territorio, messo in scena spettacoli.

     

    Dopo la sua scomparsa, avvenuta alcuni anni fa, il marito Renzo ha raccolto con pazienza infinita tutti i prodotti della sua creatività e l'ha esposto nei locali della loro casa: davanti agli occhi del visitatore scorrono quadri, fotografie, burattini, fiabe illustrate, copioni. Una raccolta importante, anche da un punto di vista didattico.

     

    Di Carla abbiamo parlato con un'altra donna di grande spessore e carattere, l'ex sindaco di Impruneta Ida Beneforti (ed ex insegnante), che ha avuto modo di conoscerla e apprezzarla.

     

    "Parlare di Carla è difficile – esordisce Beneforti – perché era una persona davvero speciale per le sue qualità umane ed artistiche. E non è facile mettere in ordine i ricordi e riuscire a raccontare tutti gli aspetti del suo carattere e della sua personalità".

     

    UNA DONNA POLIEDRICA – Uno dei quadri realizzati da Anna Biliotti

     

    "La prima  parola che mi viene in mente se penso a lei è accoglienza – continua – Sono tornata di casa a Bagnolo nel 1978, con tre bambini piccoli e subito Carla ci ha accolto ed aiutato ad integrarci nel tessuto della frazione, ha coinvolto mia figlia Silvia in tutte le sue attivitá. Tante e diverse attività, soprattutto per i bambini: teatro, pittura, giochi, travestimenti".

     

    "La cosa che mi ha colpito di più – continua l'ex primo cittadino, oggi presidente del circolo Arci di Tavarnuzze – è stato il grande rispetto che aveva verso i bambini, come sempre riuscisse a far emergere il meglio da ognuno di loro senza chiedere a nessuno più di quello che potesse dare, ma senza lasciare nessuno indietro. Allora la scuola era molto più formale e rigida e le serate con Carla erano un angolo di paradiso per i bambini, liberi con lei di esprimere la propria creatività".

     

    "Nel corso degli anni – ricorda Beneforti -moltissime sono le realizzazioni di Carla, gli spettacoli teatrali, il teatro dei burattini, le feste di Carnevale o dell'Epifania, addirittura un film su " Pinocchio", ambientato a Bagnolo, la ricerca sulla storia della frazione e sulla vita dei "nonni" , libri di fiabe scritti ed illustrati dai bambini e infine la scuola di pittura".

     

    Parla di "un'esperienza iniziata in un garage, tra le proteste di alcuni residenti disturbati dal chiasso dei bambini, fino alla stanza concessagli dal comune nell'ex asilo di Bagnolo, una stanza che divenne un laboratorio artistico a tutti gli effetti, dove non solo si pitturava ma anche si creava con la creta, la cartapesta e altre numerose tecniche. Un laboratorio per i bambini, i ragazzi ed anche per gli adulti".

     

    "E tutti quelli che frequentavano – dice senza tentennamenti – erano seguiti in modo unico, con grande attenzione non solo ai progressi tecnici, ma alla loro personalità, alle loro problematiche, mirando non solo a insegnare la pittura, ma a far crescere la persona. E i risultati erano straordinari: mia figlia Sara, che è disabile, ha frequentato i corsi di Carla per tanti anni, prima con i bambini, poi con gli adulti, con risultati straordinari, tanto che io pensavo che la aiutasse concretamente, ed invece i suoi interventi diretti erano minimi, ma grande era il supporto psicologico ed emotivo che sapeva darle".

     

    "La sua attenzione e la sua cura – dice ancora – andavano non solo verso i bambini del paese ma anche per i più sfortunati che abitano lontano ed ecco l'accoglienza ai bambini di Chernobyl, a quelli del Sharawi, alle adozioni a distanza… . Oltre a tutto questo Carla era una pittrice di talento, che sperimentava tecniche e soggetti sempre nuovi, e i suoi quadri erano come lei, chiari , luminosi, pieni di attenzione per la natura e di umanità ed era tanto affezionata a loro  che non li vendeva per non disfarsene".

     

    "E tutto questo – conclude Ida Beneforti – con grande semplicità ed umiltà, senza mettersi mai in mostra, anzi, schiva e timorosa. Chi l'ha conosciuta ancora oggi conserva nel cuore il suo ricordo, ma anche le belle cose che da lei ha sicuramente imparato".

     

    Chi vorrà conoscere o riscoprire Carla potrà visitare questa mostra casalinga sabato 29, domenica 30 aprile e lunedì 1 maggio dalle 15 alle 19, in via Imprunetana per Tavarnuzze 76 Bagnolo Impruneta.

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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