Gentile redazione, pongo alla vostra attenzione un tema forse che forse vi risulterà scomodo affrontare: far conoscere la stretta relazione tra San Casciano e gli autovelox.
Guido da oltre venti anni e fino a pochi mesi fa avevo accumulato i punti in patente, invece che perderli.
Non sono un buon cliente neppure per la mia assicurazione, poiché non avendo mai fatto incidenti ho la classe di merito massima.
Da qualche mese ogni mattina, per lavoro, mi trovo ad attraversare San Casciano alle 6.30 di mattina, per dirigermi verso Siena.
Il Comune è costellato di autovelox, sapientemente predisposti ed autorizzati, nonché sempre tarati.
In due mesi e mezzo ho ricevuto già 4 contravvenzioni, oltretutto maggiorate di cifra perchè risulta un orario prima delle 7 di mattina.
Parliamo del fatto che in strada extraurbana percorrevo 65 o 60 km/h. Una delinquente in sostanza.
Vorrei porre alla vostra attenzione l’idea che sarebbe un utile articolo per esporre il problema. Sappiamo bene che questi giochetti sono stati inventati come tassa obbligata-dazio di accesso uscita ad un paese, per rimpinguare le tasche comunali.
Di fatto basterebbero dei restringimenti di carreggiata per ottenere in modo concreto la riduzione di velocità.
Credo che molti si trovino nella mia situazione e che però non vien detto o fatto niente per ribellarsi perché in questi casi siamo abituati a abbassare la testa e pensare di essere soli in questa situazione.
di Sarah Gracci
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