Un anno che ha profondamente segnato il modo di investire dei consumatori della rete, anche di quelli italiani che si sono aperti al cambiamento.
Il 2018 è stato un po’ contrassegnato dall’esplosione del cosiddetto trading online, modalità di investimento che prevede la rete come capo di azione e piattaforme di trading online come strumento da utilizzare per la finalità.
La tendenza non sarà di certo sfuggita a chi ha l’abitudine di navigare in rete con cadenza periodica, probabilmente anche a chi sfugge a questa dinamica visto che imbattersi comunque in pubblicità del settore è piuttosto facile.
I perché sono di questa crescita sono da ricercare in molteplici fattori: prima di tutto la facilità che la rete ha portato nel campo degli investimenti.
Una immediatezza che parla la lingua del multimediale e che sfrutta le tecnologie moderne per offrire soluzioni immediate.
Per dirla in altri termini è sufficiente utilizzare una di quelle piattaforme della rete per investire, quasi un miracolo se si pensa a come si portavano avanti le operazioni qualche anno fa, rivolgendosi ad intermediari fisici come banche o promotori.
Ad influire al boom del trading in questo 2018, anche lo storytelling che è stato fatto di questo strumento, spesso in modo non del tutto chiaro e limpido dato che si tende a farlo passare come uno strumento in grado di generare facili guadagni e non alla stregua di un investimento, concetto che implica sempre rischi sul capitale investito.
Si potrebbe sintetizzare affermando quindi che il successo è dovuto a due fattori di matrice opposta, uno positivo l’altro decisamente meno: una semplificazione delle operazioni di investimento che si basa sulle moderne tecnologie multimediali per facilitare la vita degli utenti; ed una promozione che tende ad attirare più utenti possibili senza badare alla veridicità del messaggio diffuso.
Il mix di questi due fattori porta a quello che oggi si assiste su tale mercato; ovvero, molti investitori che si lanciano nell’affare che invece restano poi scottati.
Anche perché, cosa che non sempre viene specificata, trader non ci si improvvisa ma è un qualcosa che richiede conoscenza specifiche. Se si vuole fare a meno di rivolgersi ad intermediari ed operatori finanziari, bisognerebbe possedere le competenze adeguate per farlo.
A prevalere sembra essere il fattore positivo, la possibilità di accedere facilmente ai mercati utilizzando un semplice strumento multimediale; questo dicono i numeri del trading online, che in questo 2018 sono stati piuttosto alti con riferimento al numero di utenti che hanno sperimentato il prodotto.
di Redazione
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