Buongiorno redazione. Sono nuovamente a scrivervi perché in questi giorni alla beffa si è aggiunto il danno infatti solo grazie a Sonia Butini (eletta al consiglio comunale di Greve nella lista MoVimento 5 Stelle) mi arrivano alcune "risposte" se così possiamo chiamarle che se non fosse una situazione tragica ci sarebbe da ridere. E mi spiego meglio.
Nella missiva inviata da Stefano Bartoloni (Responsabile AOL Toscana Est) si legge testualmente: "Le confermo che non vi sono servizi diversificati per il capoluogo di Greve in Chianti e le sue frazioni, essendo tutto il territorio servito dalla stessa infrastruttura FTTC" (…) "non sono state riscontrate situazioni deficitarie; precisiamo inoltre che nessun collegamento VOIP che poggia su infrastruttura FTTC/FTTH è alimentato da centrale, a Panzano, a Greve in Chianti e in qualunque altra parte del territorio italiano".
Allora cara redazione qua si fa il giochetto di prendersi in giro infatti il responsabile gioca sulla parola VOIP in modo da aggirare il problema e facendo pensare che il territorio sia completamente coperto e che le recriminazioni di certi cittadini siano quasi capricci. Il punto è che come alcuni sapranno per chi passa al servizio fibra la connessione fonia avviene attraverso il router internamente alla rete come una specie di VOIP.
Ovviamente nessuno pretendeva di avere un VOIP diretto con Telecom ma di avere una connettività adeguata sì.
Risparmiamoci poi le righe e righe di marketing su città intelligenti e manfrine varie. Mi piacerebbe capire perché se bastano 100mega per tutti i servizi odierni in tre quarti d'Europa (vedi articolo sole 24 ore http://www.infodata.ilsole24ore.com/2018/05/31/digitale-litalia-migliora-rimane-fondo-alle-classifiche-europee/) si va a velocità decisamente superiori.
Si vede che amano gli sprechi o forse sarà che i famosi 100mega nel 2018 sono praticamente il minimo sindacale e siamo messi talmente male che bisogna elemosinare anche solo per avere quelli in Italia?
Morale della favola nella lunga missiva il responsabile ci fa un grandissimo spot e non risponde all'unica vera domanda: quando verranno coperte le zone in rete rigida che a oggi sono rimaste abbandonate a se stesse?
Niente… nessuna risposta. Si vede che nemmeno i responsabili sanno cosa dire o peggio pensano che il territorio sia tutto coperto come sembra dal tenore della risposta e non si sono accorti che intere zone sono ancora con la sola ADSL.
Il Comune di Greve rispondeva chiaramente che, forse, solo a maggio (ma sbaglio o siamo ad agosto?) una parte del paese di Panzano ma anche di Greve sarà cablato.
Siamo ad agosto e tutti i lavori sono stati per l'ennesima volta rimandati a un "forse" settembre 2018 e solo per gli armadi di Greve ancora Panzano non è nemmeno in programmazione.
Adesso basta, almeno non prendessero in giro. Almeno che qualcuno ci metta la faccia. Che si continuino a scrivere documenti ufficiali in cui si sparano date praticamente a caso e nel frattempo parte di Greve, Panzano e chissà quanti altri rimangono senza rete per tutta la stagione estiva è un danno certo e una vergogna.
Il fatto che certi documenti si riescano ad ottenere solo grazie a una consigliera d'opposizione e che il Comune non scriva due righe che siano due con cui condanni l'operato di Telecom che ha lasciato a piedi dei cittadini è una vergogna senza se e senza ma.
L'attuale amministrazione era partita con un piede diverso, con uno spirito diverso, con una volontà diversa ma per qualche motivo con il passare del tempo si sta adagiando sulle solite posizioni passive verso i grandi. Non si abbandona così una parte della popolazione.
Andrea Vegni
di Andrea Vegni
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