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domenica 13 Luglio 2025
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    Il furgoncino delle vaccinazioni presentato all’Open Day della Prevenzione

    Il testimonial è Andrea, 32 anni: "Ho perso le gambe nel 2015 per una meningite. Per un vaccino non fatto non vale la pena rischiare"

    FIRENZE E TOSCANA – Nel segno della vicinanza ai cittadini e dell’innovazione nella prevenzione, si è svolto, venerdì 22 marzo, all’Auditorium di Careggi, il 2° Open Day del Dipartimento della prevenzione della Ausl Toscana centro dove sono stati presentati progetti giudicati poi da una giuria di studenti universitari dei principali corsi afferenti al mondo della prevenzione.

     

    Tra i progetti presentati c'è stato il furgoncino delle vaccinazioni, una postazione mobile attrezzata e accreditata con personale sanitario dedicato, che nasce dall’idea di avvicinare la vaccinazione ai cittadini, rendendola più facilmente raggiungibile.

     

    “Gli obiettivi in particolare sono incrementare le coperture vaccinali dall’adolescenza in poi quando – spiega Alessandro Miglietta del Dipartimento – c’è una quota alta di persone che non continuano a vaccinarsi”.

     

    Testimonial di questo progetto Andrea, 32 anni a cui sono stati amputati entrambi gli arti inferiori in seguito a una meningite contratta nel 2015. “Piano piano ho riottenuto la mia autonomia – racconta Andrea – ma a quel punto volevo fare di più. In ospedale ho maturato la voglia di correre che mi ha portato a utilizzare una protesi da corsa grazie alla quale sono diventato atleta ed ho gareggiato anche nella nazionale italiana di corsa e velocità. Rampicate e alpinismo che erano le mie passioni, le ho riconquistate. Io non ero vaccinato nel 2015, spero di tramandare questo messaggio positivo. Ho riconquistato la mia vita ma dietro c’è stata tanta sofferenza. Per un vaccino non fatto, non vale la pena rischiare”.

    Il furgoncino delle vaccinazioni diventa così uno strumento a 360° gradi per la prevenzione al cittadino con ricadute positive per l’Azienda anche sull’alleggerimento delle liste di attesa, sul sostegno per la chiamata attiva ai richiami e su un’immagine aziendale nella prevenzione non solo legata ai controlli e alle sanzioni.

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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