GREVE IN CHIANTI – La denuncia è di quelle molto gravi. A maggior ragione se arriva da chi, come Alberto Bencistà, per quindici anni è stato sindaco di Greve in Chianti. E, recentemente, fra i promotori (e poi presidente fino a poche settimane fa) del Biodistretto di Greve in Chianti.
"Stanno avvelenando il Chianti con l'utilizzo dei fitofarmaci – esordisce – come antiparassitari, diserbanti. Agricoltori, residenti e turisti devono saperlo".
A sostegno delle sue parole porta un esempio-denuncia: "Nella giornata di oggi, mercoledì 27 aprile, con quel vento che soffiava forte, moltissime aziende hanno fatto i trattamenti in vigna. Ho verificato di persona, anche parlando con cittadini che vivono nei pressi delle aree di trattamento".
E' un fiume in piena Bencistà sulla questione: "Il mio è un allarme che voglio lanciare a tutti. A chi usa questi prodotti, veri e propri veleni. Ma anche e soprattutto a chi vive in queste zone, dove spesso in barba a ogni legge non si segnala nemmeno, come le regole vorrebbero, che si stanno facendo dei trattamenti".
"Trattamenti che lo ricordo – rimarca l'ex sindaco – sono vietati nelle giornate ventose, e il motivo è facilmente intuibile. Questi veleni infatti con il vento vengono portati in giro, e il loro effetto malefico si moltiplica".
"Anche la recente introduzione del patentino per l'utilizzo di questi trattamenti – prosegue Bencistà – fa ben capire che non siamo di fronte a un qualcosa di innocuo. E invece penso che ancora molti non abbiamo ben compreso le potenzialità negative, in particolare in territori ad alta densità di vigneti come i nostri, sulla salute di chi ci lavora e chi ci vive".
Anche perché secondo Bencistà "se il Chianti vuol fare davvero la domanda all'Unesco per diventare patrimonio dell'umanità, deve per forza andare verso una riconversione completa all'agricoltura biologica".
E poi conclude lanciando un appello ai cittadini chiantigiani: "Fotografate, girate video, documentate quando vedete utilizzare i trattamenti nelle vigne. Cercate di capire se vengono fatti rispettando le regole. Fondamentali per la salute di tutti noi".
di Matteo Pucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA