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domenica 6 Luglio 2025
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    Fondi al libro su San Casciano: “Assessore Molducci offensiva e saccente”

    Replica di Lumachi e Farina: "Ribadiamo, 24mila euro da spendere per le famiglie in difficoltà, non in propaganda"

    SAN CASCIANO – "Se non hanno pane… che mangino brioches. Questa frase, attribuita a Maria Antonietta, regina di Francia, in risposta ai bisogni del popolo francese ridotto alla fame da una monarchia che tassava e sperperava risorse, fino al punto di spingerlo alla Rivoluzione, ci è venuta in mente leggendo l’intervista rilasciata dall’assessore Chiara Molducci al Gazzettino del Chianti in risposta alla nostra mozione che chiede, in questo momento di grave crisi, di spendere 24.000 euro per le famiglie in difficoltà invece che per la pubblicazione di un libro patinato".

     

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    A parlare sono Maria Teresa Lumachi ed Enrico Farina (rispetto ai firmatari della mozione in consiglio comunale per il ritiro del finanziamento al libro si sfila Francesco Volpe).

     

    Definendo "saccente" la risposta dell'assessore Molducci, "fluffa". Un "polverone sollevato per cercare di nascondere dietro toni inutilmente offensivi e tanta demagogia la mancanza di una vera risposta".

     

    "Noi conosciamo talmente bene la Costituzione – rimarcano ribattendo all'assessore – da averla fortemente difesa lo scorso 4 dicembre dal vostro tentativo di farne strame. Noi abbiamo talmente rispetto per la cultura da non cercare di piegarla a fini di parte e propagandistici".

     

    "Crediamo talmente nelle potenzialità del nostro territorio – proseguono – da avere ormai da anni avanzato proposte per lo sviluppo economico e turistico da voi regolarmente respinte (basta che riprenda dall’archivio le nostre tante mozioni ed interrogazioni in proposito). Impruneta è riuscita a far cambiare nome ad un casello autostradale, voi non siete riusciti a far mettere un cartello stradale che indicasse un percorso turistico per San Casciano e le sue frazioni all’uscita di tale casello".

     

    "Lei – dicono rivolti a Molducci – è assessore alla cultura, a noi piace – e tanto – anche la cultura della buona amministrazione, che purtroppo, dietro le apparenze, sembra invece mancarvi. Ci piace talmente che riteniamo nostro dovere di opposizione vigilare su come vengono spese le risorse pubbliche che voi gestite e di cui vogliamo sia reso conto in maniera chiara ai cittadini. Per questo motivo aggiungiamo un’interrogazione alla mozione già presentata, per chiederne puntualmente conto".

     

    "Nella deliberazione che dispone la spesa di 24.000 euro di soldi pubblici – sottolineano – non è mai citata la parola “cultura”, non ci sono riferimenti allo sviluppo economico, né al turismo e tantomeno  è indicata la copertura della spesa, che lei “graziosamente” indica fornita dalla tassa di soggiorno".

     

    "Tassa contro la quale ci siamo battuti – tengono a dire – perché crediamo che i cittadini siano già tartassati abbastanza da non dover pagare altri balzelli e che i nostri operatori economici sono già gravati da troppi adempimenti da non aver bisogno che ne aggiungessimo altri".

     

    "Se non hanno pane che mangino brioches – concludono – Questa frase in realtà Maria Antonietta non l’ha mai pronunciata ma le è stata attribuita come simbolo di un potere che tassava e sperperava, nell’incomprensione più totale dei bisogni fondamentali del popolo. Se vi sono 24.000 euro da spendere, utilizziamoli per le famiglie che hanno bisogno e sono in difficoltà e non per farsi pubblicità con pubblicazioni patinate".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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