GREVE IN CHIANTI – Erano preannunciate e sono arrivate: nel partecipatissimo circolo del Partito democratico di Greve in Chianti, svoltosi lunedì 17 marzo, la segretaria Monica Toniazzi ha rassegnato le sue dimissioni.
Impossibile per lei condurre con la giusta determinazione e serenità la campagna elettorale a sostegno di Paolo Sottani, ovvero colui che l'ha battuta nelle primarie del 9 marzo dopo un mese molto teso e pieno di tensioni.
Toniazzi quindi non guiderà più il partito, ma ha annunciato che rimarrà comunque al suo interno, dando una mano in modo ovviamente più marginale.
Adesso il Partito democratico grevigiano nominerà, nell'arco di qualche giorno, un segretario "ad hoc", che lo conduca fino all'appuntamento delle elezioni amministrative di fine maggio. Poi, a elezioni concluse, si svolgerà il congresso.
Adesso il vero nodo della questione si sposta: bisognerà infatti capire quale sarà l'alleanza che verrà stretta dal Pd, che dovrà essere allestita dal candidato sindaco e dal segretario che verrà. Sel, Psi, Tavolo della Sinistra…?
E, una volta capito questo, se qualcuno, magari scontento, deciderà di imbastire una lista civica "di sinistra", che andrebbe ad aggiungersi a quelle che dovrebbero intanto essere già certe: ovvero MoVimento 5 Stelle e Lista Civica con Paolo Stecchi.
Si è comunque chiusa con le dimissioni l'esperienza di Monica Toniazzi alla guida del Pd grevigiano: fatta di entusiasmo e coinvolgimento, che l'ha vista spendersi in prima persona in maniera convinta.
Non a caso facendole raggiungere, come candidata alle primarie, anche un bellissimo risultato: numerico e di partecipazione. Risultato che però, alla fine, ha acuito una mancanza di vedute comuni con la parte vincitrice: da qui la scelta, coerente, di rassegnare le dimissioni.
di Matteo Pucci
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