GREVE IN CHIANTI – Svolta dopo l'inseguimento, con tanto di incidente fra "guardie" e "ladri", che il 13 novembre scorso ha sconvolto il centro storico di Greve in Chianti.
Con successiva fuga dei ladri a bordo dell'auto di grossa cilindrata che ha speronato quella dei carabinieri.
Durante la serata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Figline Valdarno guidati dal capitano Luca Mercadante, hanno individuato, parcheggiata in una via del centro di Sesto Fiorentino, un’Alfa Romeo (una Giulietta), rubata a Figline il 18 novembre.
Il ritrovamento è scaturito a seguito di una serie di accertamenti svolti dai carabinieri stessi dopo lo speronamento del 13 novembre a Greve in Chianti.
I militari, durante il servizio di osservazione a Sesto Fiorentino, hanno notato un giovane che si introduceva all’interno dell’abitacolo dell’autovettura rubata.
Per evitare che mettesse in moto e si desse alla fuga, con il rischio anche di coinvolgere persone che si trovavano a passare (l'auto era parcheggiata vicino a una scuola e a una palestra), i militari si sono introdotti nell'auto e hanno inserito una graffetta nel blocchetto di accensione.
Una volta che l'albanese è salito, ha provato a mettere in moto: ma la graffetta ha fatto il suo "lavoro", mentre tre carabinieri entravano dentro l'auto cercando di bloccarlo.
Prima di essere definitivamente bloccato, l'uomo tentava ripetutamente di scappare e di colpire i carabinieri con gomitate, calci e pugni. Estraendo dalla tasca anche una affilatissima punta di trapano e cercando di colpire i militari.
All’interno del veicolo sono stati rinvenuti numerosi attrezzi da scasso. L’uomo è stato fermato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
I successivi accertamenti hanno permesso di verificare che il giovane, albanese di 26 anni, già noto alle forze dell’ordine, si era reso autore, oltre che dello speronamento dell’autovettura di servizio a Greve in Chianti, di una serie di furti in abitazione e di autovetture commessi in Figline e Greve dal 13 al 18 di novembre.
Dopo il suo arresto, l’uomo è stato portato presso la Casa Circondariale di Sollicciano, a disposizione del magistrato competente. Recuperate e riconsegnate ai legittimi proprietari (uno di Greve in Chianti) anche tre auto rubate.
di Matteo Pucci
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