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lunedì 7 Luglio 2025
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    Votato l’atto per “aggiungersi” a Tavarnelle, San Casciano e Barberino. Critico il Centrosinistra

    GREVE IN CHIANTI – "Nel consiglio comunale di venerdì a Greve è andata in scena l’ennesima dimostrazione della scarsa considerazione che l’attuale giunta (e maggioranza) “democratica” hanno dei cittadini del proprio comune e del consiglio stesso".

     

    A dirlo è il gruppo di opposizione Centrosinistra per Greve in Chianti, rappresentato in consiglio da Giulio Pecorini e Letizia Burgassi.

     

    "Stiamo parlando – spiegano – dell’adesione del Comune di Greve all’Unione comunale del Chianti Fiorentino (di cui facevano già parte Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle, San Casciano), approvata a maggioranza senza che ci sia stata alcuna condivisione in assemblee pubbliche, con un documento che non dice niente sugli eventuali vantaggi derivanti dalla gestione associata dei servizi".

     

    "Noi – ricordano – come Centrosinistra per Greve, non siamo contrari alle gestioni associate. Spesso possono consentire risparmi e vantaggi per le comunità a cui si riferiscono. Riteniamo però inaccettabile che questo atto, che porta con sé conseguenze importanti nella gestione di servizi essenziali per i cittadini, sia stato portato in consiglio senza alcun processo partecipativo e informativo".

     

    "Per questo – spiegano – abbiamo chiesto un rinvio dell’approvazione, rinvio puntualmente negato. Ancora più grave che i consiglieri del Pd abbiano accettato, come altre volte, di approvare atti “a scatola chiusa”, come dimostra il loro silenzio durante il consiglio".

     

    "Il sindaco Paolo Sottani – dicono ancora – ha motivato (e probabilmente continuerà a motivare) questa assenza totale di informazione e discussione pubblica con il fatto che il programma elettorale dell’attuale maggioranza conteneva la gestione associata di alcuni servizi".

     

    "La verità – rincarano – è che sia nel programma elettorale che nelle linee programmatiche di mandato (approvate dal consiglio il 26 giugno 2014) si dice genericamente solo che “l’unica possibilità per offrire uno standard decente di servizi è quella di passare alla gestione associata di quanti più servizi sia possibile” e che “stiamo pensando di andare verso l'unione di comuni”. Questo basta, secondo sindaco e giunta, a giustificare e approvare un atto così strategico per tutti noi".

     

    "Non meno grave – rimarcano ancora – il fatto che questo documento sia  stato votato prima a San Casciano che a Greve. Correttezza istituzionale avrebbe voluto che se ne discutesse prima qui – essendo noi il Comune che si va ad aggiungere all’unione già esistente – e solo dopo negli altri consigli, in modo da poter vedere accolti eventuali emendamenti richiesti dal nostro consiglio".

     

    "Deplorevole, infine – aggiungono – il fatto che a dare notizia dell’ingresso di Greve nell’unione sia stato proprio il sindaco di San Casciano sulle pagine di un quotidiano, addirittura mercoledì scorso. Evidentemente Greve, in questa Unione, è l’ultima ruota del carro, mentre le decisioni vengono prese altrove".

     

    "Questo per quanto riguarda il metodo – proseguono – E nel merito? I cittadini hanno le informazioni sufficienti a valutare se l’ingresso nell’Unione sia vantaggiosa? Purtroppo pensiamo di no, considerato che neanche i consiglieri comunali le hanno avute. Nel documento approvato si elencano una lunga serie di considerazioni prive di alcun elemento concreto".

     

    "Si parla – dicono dal Centrosinistra per Greve –  di “vantaggi organizzativi ed economici della gestione associata di servizi che hanno permesso all’Unione Comunale del Chianti Fiorentino di beneficiare di economie di scala liberando risorse umane e finanziarie” senza spiegare quali e quante economie di scala sono state realizzate e quali e quante risorse umane e finanziarie sono state liberate".

     

    "Ad un certo punto – entrano nel dettaglio – (capoverso 7, per la precisione), il documento recita solennemente che attraverso l’Unione Comunale “gli Enti possono programmare in maniera unitaria il futuro delle proprie comunità”. Ma quale futuro abbiano in mente i nostri amministratori nessuno ce lo spiega. Poco più avanti (capoverso 9) si afferma che “in numerosi settori della Pubblica Amministrazione quali ambiente, sviluppo economico, innovazione, turismo, agricoltura, cultura, formazione, educazione, sociale vi è una visione unitaria d'intenti e una progettualità condivisa da parte delle Amministrazioni Comunali di Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti”".

     

    "Ecco – concludono – ci piacerebbe sapere, ad esempio per quanto riguarda l’ambiente, i termini di questa nuova visione unitaria, visto che fino a pochi mesi fa il Comune di Greve stava su posizioni assai distanti rispetto agli altri Comuni (qualcuno si ricorda di un certo inceneritore?)".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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