CHIANTI FIORENTINO – Torna l'incubo terremoto, dopo la sciame sismico del dicembre 2014 (clicca qui per leggere gli articoli), nei comuni del Chianti fiorentino. Una sorta di "deja vu" di cui tutti avrebbero fatto volentieri a meno.
Scosse a ripetizione (ben oltre la decina), nella nottata fra il 3 e il 4 marzo, con epicentri nella zona a cavallo fra i comuni di San Casciano e Tavarnelle, più o meno lungo la Firenze-Siena.
La maggior parte lungo via Malafrasca, sotto la frazione tavarnellina della Romita. Più o meno siamo fra l'abitato del Bargino e la zona artigianale del Pontenuovo: sulla destra della Firenze-Siena andando verso Siena.
La più alta come magnitudo all'una in punto, 3.7 della scala Richter. Era stata preceduta da una da 3.3 alle 00.51. Prima e dopo scosse fra l'1.5 e il 2.2.
Famiglie svegliate nel sonno e catapultate per strada. E il Chianti torna ad avere paura. Dopo quella, davvero grande, della fine del dicembre dello scorso anno, con lo sciame che andò avanti per giorni e giorni.
Le scosse sono state avvertite un po' in tutti i comuni: in particolare a San Casciano, Tavarnelle, Barberino Val d'Elsa, Greve in Chianti, Impruneta.
Ma le scosse, in particolare quelle più forti, si sono sentite in molte zone del Chianti e della provincia di Firenze, fino al capoluogo e ai comuni della cintura. Fino a Certaldo, ma anche Poggibonsi.
Fin da subito sindaci e amministratori svegli e pronti a mettere in pista tutte le operazioni del caso. Per adesso nessuna comunicazione in merito ad eventuali chiusure di scuole o luoghi pubblici.
Per ora non sono segnalati danni, né a cose né a persone. La paura però, come comprensibile, è subito salita altissima: tutti fuori per strada e in molti hanno deciso di passare la notte in auto. Presi d'assalto i parcheggi attorno ai centri storici.
di Redazione
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