BAGNO A RIPOLI – Si definiscono “Officina delle proposte”: sono insegnanti, genitori, medici. Che in questo periodo di pandemia hanno lavorato, insieme, a proposte per uno dei temi più controversi da tre mesi a questa parte. Quello della scuola.
“È notizia di ieri – inizia la loro riflessione – l’elenco delle indicazioni fornite dal Comitato Tecnico Scientifico al MIUR sulle modalità di avvio del prossimo anno scolastico. Arriva dopo lunghi mesi di silenzio istituzionale e presenta diverse criticità, che gli istituti scolastici, i ragazzi e le loro famiglie si troveranno ad affrontare. Ma se questo tempo ci porterà verso un cambiamento, verso una fase di trasformazione e di ri-costruzione del modo di fare scuola e di fare didattica, lo farà nella misura in cui la scuola diventi un interesse prioritario della comunità tutta”.
“L’amministrazione comunale – ricordano – ha avviato un tavolo permanente con le scuole del territorio. Nella medesima direzione si è mosso un gruppo di insegnanti dei vari ordini di scuola, genitori e medici, che, nelle scorse settimane, si è riunito ed ha cercato di dar vita ad una riflessione collettiva, per capire quali risorse la nostra collettività sarebbe in grado di mettere a disposizione per la scuola”.
“Visto che l’apertura dell’anno scolastico a settembre ha grandi implicazioni da un punto di vista organizzativo e formativo – anticipano – questa Officina delle proposte e delle richieste per le scuole di Bagno a Ripoli ha presentato all’amministrazione comunale alcuni spunti su cui poter lavorare: dalla ricerca di spazi ulteriori (sedi di circoli, parrocchie, associazioni, che si trovano in ogni frazione, o immobili comunali, come il Bigallo, il teatro di Antella), per aiutare a minimizzare i rischi sanitari e a sperimentare una “scuola diffusa”, alla ripresa dell’edilizia scolastica con una attenta programmazione di medio-lungo periodo”.
Le indicazioni proseguono sugli spostamenti per arrivare a scuola, “perché sarà necessario – dicono ancora – riorganizzare il piano del trasporto scolastico in relazione agli spazi ed ai tempi; inoltre, si dovrà cominciare a pianificare anche il Tpl urbano ed axtraurbano, se si renderà necessario potenziare il parco mezzi e il numero di corse per evitare affollamento”.
I suggerimenti del gruppo si indirizzano anche sulle possibili offerte formative, “ad integrazione del tempo scuola se necessario, attraverso la collaborazione con fattorie didattiche, la biblioteca comunale, associazioni del territorio o anche botteghe ed altri luoghi, per stimolare una didattica laboratoriale ed una… scuola fuori dalla scuola”.
“Tutto questo – rilanciano – andrà co-progettato con gli istituti scolastici stipulando un nuovo “Patto per la scuola” ossia un accordo per rispondere ai bisogni delle scuole e perseguirle in modo integrato, condividendo i modi e gli obiettivi educativi. Gli sforzi dovranno andare nella direzione di rispettare le norme sanitarie, ma di evitare di ridurre il tempo scuola o frammentare le presenze: tornare a scuola significa riprendere la didattica in presenza e cominciare a ricostruire rapporti interpersonali, momento fondante di una persona e della comunità intera”.
“L’augurio – conclude il gruppo – è che si possa intraprendere un percorso d’innovazione non solo in risposta all’emergenza, ma come occasione per tornare ad investire sulla scuola: va innescato un virtuoso processo di collaborazione e scambio tra i diversi soggetti sensibili, non solo in base a quanto verrà definito a livello statale, ma in modo proattivo, mettendo in campo tutte le possibili risorse e la sensibilità, che caratterizzano da molto tempo la storia pedagogica e la comunità di Bagno a Ripoli”.
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