spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 31 Luglio 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    A Villa Jole super pranzo a base di porcini, grazie a un regalo speciale. Portato (dal bosco) da Daniele Raspini

    Grande fungaiolo valdarnese, nella struttura ripolese ha il babbo, Gigi ("Il mio maestro"). Da anni regala funghi alle Rsa, e stavolta è venuto qui: fra emozione, sorrisi e gusto! Il racconto

    BAGNO A RIPOLI – Un pranzo a base di porcini (e anche un po’ di galletti): è stata questa la proposta di oggi, mercoledì 30 luglio, nella Rsa Villa Jole, a Bagno a Ripoli.

    Un menu speciale per ospiti, parenti e dipendenti: grazie al dono (portato ieri) di un cercatore, un “fungaiolo” come si dice, davvero d’eccezione.

    Daniele Raspini, valdarnese di Figline Valdarno, che per decenni ha lavorato proprio nel settore delle Rsa.

    E che in questa nello specifico, a Bagno a Ripoli, ha un pezzo del suo cuore. Ovvero colui che lo ha iniziato alla passione del bosco: il babbo, Gigi.

    Raspini, che da anni è un fungaiolo seguitissimo anche sui social network (sul canale YouTube “Porcini che Passione”, la pagina Facebook “Porcini che Passione”, il gruppo Facebook “Funghi Porcini che passione” e il profilo Instagram “Porcini che Passione”) ha una caratteristica che lo contraddistingue.

    Ce la racconta lui stesso: “Sono anni ormai che mi capita di regalare i miei raccolti alle Rsa. Avendoci lavorato a lungo so benissimo che poter far mangiare dei porcini a tutti sarebbe impossibile dovendoli acquistare. Ma c’è di più…”.

    Alla base dei regali di Daniele infatti c’è il piacere personale, l’appagamento nel vedere la felicità altrui: “Quando porto i funghi in una Rsa si vedono gli occhi che brillano, è una magia”.

    E così è stato anche ieri, martedì 29 luglio, a Villa Jole: dove Daniele ha portato l’intero risultato della battuta mattutina, nelle faggete sulle pendici del “suo” Pratomagno.

    Per la gioia del babbo Gigi e di tutti gli altri ospiti. Con i quali Daniele si è intrattenuto a lungo, raccontando e spiegando.

    “I nostri ospiti – fanno sapere da Villa Jole – non li hanno solo gustati i funghi. Ma anche ammirati, quasi coccolati, e preparati con l’aiuto dello staff di animazione della struttura: li hanno infatti tagliati e infarinati”.

    “E poi tutti insieme – concludono – ospiti, parenti e dipendenti, hanno condiviso un pranzo da leccarsi i baffi! E’ stato bello l’entusiasmo di tutti. Per questo non possiamo che dire grazie a Daniele”.

    Daniele che ancora oggi sorride pensando al pomeriggio di ieri: “L’arrivo di questi funghi ha messo a tutti il buonumore, vedevo brillare gli occhi dalla felicità. Tutti volevano vedere, chiedevano dove erano stati trovati”.

    “A una signora ho detto dove li avevo trovati – racconta divertito – E dopo poco ho sentito che era a telefono che stava dicendo al nipote di andare a cercarli proprio dove le avevo detto. Insomma, con un tipico riflesso da fungaioli, appena ha saputo il posto lo ha subito comunicato a una persona che le stava a cuore. E’ stato spassoso!”.

    “Per me – conclude – pomeriggi come quello di ieri, che arrivano dopo una meravigliosa giornata nel bosco, danno una felicità enorme. Che è la mia, che si nutre di quella degli altri: nel caso specifico anche del mio babbo, Gigi, il mio maestro!”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...