CHIANTI FIORENTINO – Immaginate la scena. Partite per le vacanze, per la Polonia, per la splendida città di Cracovia, dove ci sono anche degli amici ad aspettarvi.
E, appena scendete dell’aereo, in aeroporto, vi ritrovate a oltre mille km di distanza, a Craiova. In Romania, vicino a Bucarest.
Potrebbe sembrare una barzelletta, ma non lo è. E’ una storia vera. Ed a raccontarcela è proprio la coppia che la sta vivendo in questo momento, direttamente da… Craiova.
“Il mio compagno – inizia il suo racconto Paola, residente a Quarate, nel comune di Bagno a Ripoli – è andato in una nota agenzia di viaggi di Firenze, per comprare due biglietti aerei per Cracovia (Polonia), dove ci aspettavano degli amici”.
“Invece – prosegue – siamo partiti dall’aeroporto di Bologna e ci siamo ritrovati a Craiova (Romania). All’inizio l’abbiamo presa a ridere, ma poi ci sono subito… girate le scatole”.
Un errore dovuto alla somiglianza dei due nomi. E Paola ci racconta anche perché a loro non è sembrato strano.
“Da ingenui – prosegue la donna, che si trova in Romania insieme al compagno, Massimo, della Sambuca – pensavamo che quello fosse il nome della città scritto in polacco. Ci siamo fidati e abbiamo continuato il nostro viaggio tranquilli”.
“Quando siamo scesi all’aeroporto e ci siamo accorti che eravamo in Romania – dice ancora – è stato uno schock”.
“Sul momento abbiamo imprecato – racconta ancora la donna – lascio immaginare come; poi abbiamo fatto mente locale e ci siamo adeguati”.
“Adesso – ci dice raccontandoci l’evoluzione della loro… vacanza – abbiamo trovato un hotel in questa cittadina, e poi vedremo di organizzarci per il resto della settimana”.
Organizzare un trasferimento Romania-Polonia, da Craiova a Cracovia? “Abbiamo provato a mandare un messaggio all’agenzia ieri pomeriggio (sabato 13 agosto, n.d.r.) quando siamo arrivati qui, perché a quell’ora era chiusa. E ci hanno risposto che avrebbero provato a trovare un modo per mandarci a Cracovia. Ma ci siamo informati qui, ed è impossibile. Diventerebbe troppo dispendioso e con una gran perdita di tempo per una settimana sola”.
E con l’agenzia, come vi comporterete? “Quando torneremo a casa – conclude Paola – ci faremo senz’altro sentire”.
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