ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – Era pieno nei giorni scorsi il teatro del Circolo Ricreativo Culturale Antella.
La famiglia, gli amici, i compagni, si sono ritrovati nel tardo pomeriggio di giovedì 29 agosto per ricordare Roberto Matteini, per tutti "Matteo". Figlio di una lavandaia e di un operaio, era nato a Grassina 73 anni fa: è scomparso in agosto, coinvolto in un incidente stradale mentre era in sella alla sua amata bicicletta.
Ex dipendente comunale con mansioni di imbianchino, si è sempre speso, come hanno ricordato i colleghi e il sindaco, "per migliorare la vita della comunità". Come quando recuperò dalle cantine del Comune dei vecchi, tetri, armadi per ridipingerli con colori vivaci affinché andassero ad arredare l'asilo di Osteria Nuova, oppure quando mise a punto il vecchio orologio/datario che si trova in cima alle scale del palazzo comunale.
Legato al territorio e attento alla politica e alle cose del mondo, continuava il suo impegno nelle realtà associative in cui credeva. Primo fra tutti il suo adoperarsi per valorizzare il Rifugio di Fonte Santa e per mantenere e tramandare la memoria storica e lo spirito della Resistenza.
La cerimonia, per volere di "Matteo", si è svolta in forma laica, con tante bandiere rosse, la lettura di poesie e il saluto dei compagni del Circolo Antella, dell'Anpi, del Cpa Firenze Sud.
Ricordiamo un uomo che è stato sempre presente, sempre pronto a regalare un sorriso o una battuta, coerente, fino in fondo, con le sue idee.
"Roberto-Matteo – sono le parole del sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini – una mattina di agosto pedalava tranquillamente sulla dirittura di via di Ritortoli, che da Ponte a Ema porta a Bagno a Ripoli, quando è stato investito con lo specchietto retrovisore da un'auto che procedeva nella stessa direzione. Sembra per l'abbaglio del sole. Sta di fatto che non si è più risvegliato nonostante le cure ricevute presso l'ospedale di Ponte a Niccheri".
"Ero presente alla commemorazione – prosegue – perché lo conoscevo da tanto tempo per il suo impegno politico, sociale, etico nel volontariato e nell'Anpi di Bagno a Ripoli e perché ex dipendente comunale oggi in pensione (era un imbianchino, falegname, cantoniere). Era presente un foltissimo pubblico (davvero tanti anche i suoi ex colleghi di lavoro), a testimonianza che le "persone per bene", anche se non famose ma buone, brave, altruiste, disinteressate, per fortuna nelle nostre realtà sono ancora ben identificabili ed hanno un riconoscimento popolare significativo".
"Mi piace ricordarlo per due cose che ancora parlano di lui – tiene ad evidenziare il sindaco – e ci fanno capire chi era Roberto-Matteo. Quando qualche deccennio fa doveva essere aperto il primo asilo nido ad Osteria Nuova e non c'erano i soldi per gli arredi andò nei depositi del Comune e riadattò vecchi mobili trasformandoli in banchini e mobili per bambini.Questi mobili fanno ancora mostra di sé e sono ancora usati dalla scuola".
"In cima alle scale del primo piano del Comune – ricorda ancora – c'è un vecchio orologio a pendolo in legno con giorno, mese ed anno che ogni mattina viene aggiornato. È molto fotografato quando ci sono i matrimoni perché al termine della cerimonia gli sposi amano farsi la foto davanti all'orologio per sancire nel proprio book fotografico il giorno dell'evento. I componenti della data che ogni mattina e ogni mese vengono avvicendati li ha voluti ricostruire Roberto-Matteo prima di andare in pensione".
"Ecco perché – conclude – cara Giuliana (moglie), Marco (figlio), Francesca (nuora) e tutti i parenti ed amici potete e possiamo dire che Roberto è ancora tra noi. Lo sono la sua inventiva e le sue cose che ancora usiamo e che fanno bella mostra di sé. Grazie Roberto-Matteo per tutto quello che ci hai insegnato non con bei discorsi ma con l'esempio".
di Stefano Casprini
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