spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
sabato 20 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Al via un nuovo progetto di agricoltura sociale nel territorio di Bagno a Ripoli

    L'Associazione Popular Associazione di Promozione Sociale promuove e sostiene questa attivitĂ  nel territorio da anni cercando di costruire una rete capillare

    BAGNO A RIPOLI – “Lo abbiamo fortemente voluto anche noi il “Progetto Aster: Agricoltura Sociale nel Territorio” che nasce dall’esigenza di strutturare le esperienze giĂ  realizzate per proseguire nella costruzione di percorsi di formazione e inserimento professionale in ambito agricolo di persone che hanno bisogno di recuperare la distanza tra le proprie capacitĂ  e quelle richieste dal mondo del lavoro e della societĂ  in genere”. 

    L’Associazione Popular Associazione di Promozione Sociale promuove e sostiene questa attivitĂ  nel territorio da anni cercando di costruire una rete capillare.

    Coop 21 fa da capofila quale Agenzia Formativa attiva a Bagno a Ripoli che garantisce la soliditĂ  organizzativa, ma anche CAT Cooperativa Sociale di tipo A, attiva da anni sul territorio fiorentino nei servizi alla persona, Il Giglio del Campo Cooperativa Sociale tipo B che tratta specificatamente l’inserimento professionale.

    “Il progetto – spiegano ancora – è realizzato grazie ad attivitĂ  di cooperazione tra aziende agricole e associazioni a finalitĂ  sociale: l’attivitĂ  agricola è funzionale alla realizzazione di servizi sociali-educativi ed a promuovere l’inclusione sociale, terapeutico-riabilitativa, professionale di persone in carico ai servizi sociali e sanitari”.

    Definiscono maggiormente il quadro le Aziende Agricole particolarmente sensibili ai temi sociali: Olivart azienda agricola di Bagno a Ripoli, Cammelli L. e C. a Firenze, La Talea con sede a Coverciano, La Loggia azienda agrituristica di S.Casciano, l’Azienda agricola Il Mulino di Chelazzi alla nave a Rovezzano.

    “Aziende agricole – rimarcano dall’associazione – senza il cui prezioso aiuto in termini pratici e di accoglienza non sarebbe possibile tutto questo”.

    “L’agricoltura sociale – riprendono – rappresenta un’occasione importante per lo sviluppo dell’agricoltura verso strategie multifunzionali e di diversificazione dell’attivitĂ  agricola ed allo stesso tempo può rappresentare una soluzione innovativa per la coesione del territorio intervenendo sia sulla necessitĂ  di soddisfare nuovi bisogni sociali di protezione e di servizi alle persone in aree rurali e peri-urbane, sia sulla possibilitĂ  di favorire lo sviluppo di reti rurali”.

    “L’ambiente agricolo – sottolineano – si presta particolarmente a progetti di recupero socio-educativo e piĂą in generale di assistenza, può rappresentare una occasione di inserimento e re-inserimento professionale e a migliorare la qualitĂ  della vita di alcune fasce marginali della popolazione”.

    “COSA FAREMO COME POPULAR E COSA CHIAMIAMO A FARE I NOSTRI VOLONTARI”

    Animazione Territoriale: il progetto si avvale inoltre di un’ attività trasversale denominata Animazione Territoriale, che prevede una serie di azioni specifiche.

    Whorkshop con gli utenti; focus group e consulenza per gli operatori dei servizi in fase di individuazione dei partecipanti; focus group e consulenza per i tutor/educatori che accompagneranno continuativamente gli utenti; riunioni di coordinamento, monitoraggio e verifica; organizzazione di momenti di confronto e scambio tra i diversi soggetti (operatori dei servizi; educatori, operatori agricoli, titolari di azienda); convegni per la diffusione dell’idea progettuale.

    Nel progetto è inserita una cooperativa sociale di Tipo B (Giglio di Campo) con l’ obiettivo di comprendere e valutare i possibili sbocchi occupazionali per l’utenza.

    La cooperativa B parteciperĂ  agli incontri di valutazione iniziale, intermedia e finale; svolgerĂ  un affiancamento/tutoraggio (operativo) all’utenza presso le altre aziende con l’obiettivo di selezionare i possibili utenti da accogliere per un possibile inserimento professionale.

    La durata è di 6 mesi, ma è ripetibile fino a 2 anni. Ogni 6 mesi ci sarĂ  una pausa ed una valutazione del percorso. Successivamente alla valutazione, se ritenuta idonea, la persona potrĂ  essere reinserita anche in un’altra azienda per altra attivitĂ .

    Il periodo dell’esperienza in azienda non costituisce rapporto di lavoro.

    Per le persone interessate, ma anche per una attivitĂ  di volontariato nella promozione di questa iniziativa con Associazione Popular telefonare al 3356467763.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...