Dopo circa un mese di attività, “l’Atelier Alzheimer” ha aperto le porte e si è presentato ufficialmente. Molte le persone presenti, medici, assistenti sociali e tanti familiari.
“Le testimonianze dei familiari dei malati – ha dichiarato il presidente della SdS Sud Est, Luciano Bartolini – ci commuovono, ma al tempo stesso ci stimolano ad andare avanti in questa direzione e ci dimostrano che la scelta fatta è giusta, seria e concreta. In un momento di continui tagli alle risorse esser riusciti ad attivare servizi sperimentali come questo è una grande sfida, una grossa responsabilità".
"La nostra Società della Salute – ha continuato il presidente – ha fatto una scelta politica forte, cioè quella di favorire sempre e comunque la prevenzione, seguendo le indicazioni della Regione… “Guadagnare salute a tutte le età” . Ed anche con l’Atelier Alzheimer potremo aiutare persone malate a contrastare la progressione dei sintomi e la perdita delle funzioni più a lungo possibile, perché la scienza ci dice che pur trattandosi di una malattia degenerativa, lo stile di vita del malato, nella sua sfera fisica, relazionale ed emotiva se tutelata ed opportunamente stimolata può aiutarlo".
"Un sincero ringraziamento ad AIMA ed alla Coop Nomos – ha concluso Bartolini – ed un invito ai medici di famiglia ed ai servizi di interagire con noi nell’interesse dei malati e dei loro familiari”.
La SdS Sud Est, dopo aver deciso di mantenere attivi nel territorio della zona i tre Centri di Ascolto Alzheimer, (Bagno a Ripoli, Figline Valdarno e Pelago) sempre con la volontà di sostenere le famiglie che si prendano cura dei propri cari nell’ambito familiare, ha avviato anche in via sperimentale “l’Atelier Alzheimer” un “Laboratorio creativo”, che si propone di offrire ai malati che vivono in famiglia un’opportunità di riabilitazione cognitiva e funzionale con operatori specializzati.
Quest’iniziativa unica ed ambiziosa è il frutto di una lavoro sinergico fra la Società della Salute, l’ AIMA (Associazione Italiana malattia di Alzheimer) e la Cooperativa Sociale Nomos.
“Esser riusciti ad attivare l’Atelier Alzheimer – ha affermato il professor Manlio Matera, presidente di AIMA Firenze – è un vero miracolo, che si è concretizzato grazie alla sensibilità e all’interesse della SdS Sud Est e che auspichiamo ci consentirà di dare un supporto serio e concreto alle famiglie, ai servizi ed in primis ai malati, impegnandosi anche a favorire una maggiore integrazione fra i diversi servizi. L’Atelier è un laboratorio cognitivo relazionale che si propone di integrare il ventaglio dei servizi per la Demenza, proponendosi di migliorare la qualità della vita di chi è colpito da questa patologia".
"L’obiettivo prioritario – ha continuato il professore – è quello di offrire un’opportunità di riabilitazione psicofisica, finalizzata al contenimento dei sintomi, al mantenimento delle funzioni avvalendosi di attività della vita quotidiana o attività strutturate come musicoterapia, pet therapy, …”.
Il laboratorio che accoglie in questo momento 9 malati di alzheimer, provenienti dai diversi comuni della zona, ha sede presso il Centro Sociale Meoste nel Comune di Bagno a Ripoli e conta su operatori specializzati e opportunamente formati, affiancati da una psicologa del Centro di Ascolto dell’AIMA, che si occupa principalmente dei bisogni e del sostegno ai familiari. Il laboratorio ospita i malati due mattine la settimana.
“La Nomos – ha spiegato Gaia Guidotti, della Direzione Coop Nomos – che è il braccio operativo di questo progetto è impegnata a promuovere e favorire la permanenza del malato in famiglia. La nostra attività è rivolta, logicamente a malati di alzheimer lievi e moderati, che hanno la possibilità di fare una riabilitazione. Il nostro lavoro, infatti, è rivolto sia ai malati, cercando di contenere i sintomi e migliorare loro la qualità della vita sia verso i familiari per trasferire loro le competenze che li possano aiutare nel gestire i propri cari”.
L’atelier Alzheimer non è isolato e svincolato dai Centri di Ascolto, che anzi rappresentano un punto di sostegno fondamentale. Si ricorda a riguardo che nella zona della Società della Salute Sud Est, ce ne sono tre, a Bagno a Ripoli, a Figline Valdarno e a Pelago. I Centri di Ascolto si propongono, in primo luogo, di aiutare le famiglie che si fanno carico di gestire in casa il proprio caro con un supporto serio e concreto. In particolare offrono consulenza medica, legale e di servizio sociale oltre ad un sostegno con incontri singoli e/o di gruppo con colloqui psicologici.
Nello specifico le attività del Centro di Ascolto Alzheimer sono svolte in modo da trasformare ogni contatto in una relazione, per offrire a chi si rivolge al Centro l’opportunità di una condivisione di problemi e percorsi.
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi direttamente al Centro di Ascolto più vicino: Centro di Ascolto di Bagno a Ripoli c/o RSA Villa Iole, via Giusiani 4, Bagno a Ripoli; tel. 055/632741, cda.bagnoaripoli@aimafirenze.it, responsabile dottoressa Benedetta Vallesi – tel. 3297674321.
di Redazione
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