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sabato 2 Agosto 2025
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    Autogrill Chianti (Bagno a Ripoli), licenziata delegata sindacale: indetto lo stato di agitazione

    "Un provvedimento - dicono dalla Filcams Cgil - giustificato da presunte ragioni legate alla gestione delle casse. Un presunto ammanco di pochissimi euro, pari a un barattolo di cioccolata"

    BAGNO A RIPOLI –  L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori del punto vendita Autogrill Chianti (situato lungo l’A1, nel comune di Bagno a Ripoli) denuncia con forza “il licenziamento di una storica dipendente e delegata sindacale”.

    “Un provvedimento – dicono dalla Filcams Cgil – che appare del tutto sproporzionato e privo di reale fondamento, giustificato da presunte ragioni organizzative legate alla gestione delle casse (si tratterebbe di un presunto ammanco di pochissimi euro, pari a un barattolo di cioccolata), senza alcun accertamento serio dei fatti, né un confronto con le rappresentanze dei lavoratori”.

    “L’assemblea – si legge in una nota – esprime profonda preoccupazione per il clima che si sta diffondendo all’interno dell’azienda, dove provvedimenti disciplinari e atteggiamenti punitivi sembrano diventati strumenti di gestione ordinaria, a scapito dei diritti e della dignità dei dipendenti”.

    “Ma ciò che rende il licenziamento ancor più grave – si rimarca – è il fatto che a essere colpita sia stata una delegata sindacale: un atto che viene percepito come un chiaro tentativo di colpire la rappresentanza sindacale, di intimidire chi si espone per difendere i diritti collettivi e di trasmettere un messaggio preoccupante: chi si iscrive al sindacato, chi alza la testa, rischia il posto”.

    “Una logica inaccettabile – si accusa – che riporta alla memoria i periodi peggiori delle relazioni con il sindacato, in cui la presenza delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro veniva vista come un ostacolo da rimuovere”.

    Alla luce di quanto accaduto, l’assemblea dei lavoratori ha assunto le seguenti decisioni.

    Richiesta formale di ritiro immediato del licenziamento e riassunzione della lavoratrice.

    Riapertura urgente di un tavolo di confronto, a partire dall’organizzazione delle casse, con il coinvolgimento delle strutture nazionali.

    Proclamazione dello stato di agitazione e blocco degli straordinari e delle ore supplementari per l’intero mese di agosto, da considerarsi a tutti gli effetti come sciopero.

    “Non possiamo permettere che il sindacato venga messo alla porta – conclude la nota della Filcams Cgil – I diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori non sono negoziabili”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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