Ore 11,30. Davanti al seggio della Casa del Popolo di Grassina un capannello di persone discute animatamente. Una mail stampata passa di mano in mano, il foglio viene sventolato, sottolineato, infine ripiegato e rimesso in borsa.
“Non è la risposta che serve, non potete votare, non siete iscritti nel registro”, hanno detto i volontari del seggio. Ma gli animi si sono subito riscaldati. Una signora reclama il suo diritto al voto. Sulla sua mail, firmata “Staff di domenicavoto”, c'è scritto: “la invito a recarsi al seggio con la mail stampata e chiedere di votare”.
Ma non è la risposta “giusta” quella dell'avvenuta registrazione inviata dal coordinamento provinciale delle Primarie Italia Bene Comune. La percentuale delle richieste accettate in tutta Italia, tra quelle inviate a chi ha deciso di iscriversi solo al momento del ballottaggio, è bassissima (7.094 «giustificazioni» su oltre centomila richieste).
“Dispiace che non tutti quelli che arrivano decisi a dare il proprio voto possono farlo, perché non si sono registrati nel modo giusto – commenta Alessandro Calvelli, vicesindaco di Bagno a Ripoli – Credo che comunque una risposta sarebbe stato giusto darla, fosse stata positiva o negativa. Chi non l'ha ricevuta pensa che valga il silenzio assenso. La procedura non era così chiara”.
“Si può non essere d'accordo con queste regole, ma ad oggi le norme sono queste e vanno rispettate”, dice Rosauro Solazzi, presidente del consiglio comunale di Bagno a Ripoli. In un caso una donna che non aveva portato con sé il certificato di iscrizione a Italia Bene Comune (certificato di elettore del centrosinistra) e in un primo momento non era stata fatta votare, dopo un controllo dei registri delle iscrizioni è stata richiamata al telefono e invitata a tornare a dare la propria preferenza.
Nel nostro piccolo sondaggio fuori dal seggio di Grassina i voti dati a Renzi e quelli dati a Bersani si rincorrono, con una leggera preferenza verso il segretario del Pd: su 20 persone, 11 hanno detto di aver votato Bersani, 9 hanno barrato il nome invece del sindaco di Firenze.
Molto diverso il modo con cui vengono date le risposte, se l'elettore di Bersani, alza spesso orgoglioso la voce per dire la sua scelta, quello di Renzi a volte è più defilato e si fa rincorrere prima di dire il nome del suo prescelto a volte si sente in dovere di lasciare anche un commento che va da un “Renzi tutta la vita”, a “gli ho voluto dare fiducia”, “e non me ne vergogno”, “è ora di dare spazio ai giovani io la penso così”.
di Redazione
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