BAGNO A RIPOLI – La Rappresentanza Sindacale Unitaria (Rsu) dell’istituto “Gobetti – Volta” di Bagno a Ripoli chiede la riapertura del bar della scuola.
E dice che “non intende fermarsi a questa “denuncia” pubblica e, in assenza di risposte tempestive ed efficaci, proseguirà la sensibilizzazione anche con adeguate forme di protesta”.
La Rsu dell’istituto “Gobetti-Volta” di Bagno a Ripoli, “già da qualche settimana – si legge in una nota – ha indirizzato una lettera a tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel territorio per sollecitare la soluzione indilazionabile e definitiva dell’annosa e grave situazione del bar della scuola, chiuso ormai da tempo”.
“Ci ha sorpreso – denunciano – l’assoluta mancanza di risposte alla nostra lettera”.
“E questo ci dispiace – aggiungono – perché la comunità coinvolta, tra studenti e studentesse, personale della scuola , genitori e accessi quotidiani vari, riguarda circa duemila persone”.
Proprio per tale motivo la Rappresentanza Sindacale Unitaria dell’istituto, “anche su preciso mandato dell’assemblea dei dipendenti – viene precisato – intende portare tale vicenda a conoscenza dell’opinione pubblica del territorio”.
“Da mesi – denunciano ancora – viviamo la quotidianità con estremo e diffuso disagio. Non è certo la presenza dei pochi distributori automatici di cibo e bevande, né l’alternanza di soluzioni-ponte in supplenza del servizio bar ad aver alleviato o risolto il problema”.
“Basti citare la mancanza del servizio bar – rimarcano – anche nella forma esterna e minimale, durante il periodo coinciso con l’esame di Stato”.
“Non ci sembra un motivo accettabile – puntualizzano – quello che fa derivare questo grave problema dal contenzioso legale che sarebbe in atto tra la Città Metropolitana e la vecchia gestione del bar”.
“Al netto dei problemi legali – rilanciano – l’autorità preposta non può non farsi comunque carico della soluzione di un problema quotidiano che riguarda, come detto, quasi duemila persone”.
“L’avvicinamento delle elezioni amministrative – concludono – che, fisiologicamente, riguarderanno gli equilibri della Città Metropolitana, rende ancora più urgente la soluzione del problema, che, altrimenti rischia di slittare verso tempi inaccettabili”.
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