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domenica 8 Settembre 2024
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    Botteghe storiche di Bagno a Ripoli: cambia il regolamento per accedere all’Albo

    Non ci sarà più avviso pubblico, ma basta la richiesta da chi ha maturato i requisiti, con più di 40 anni di età: sconti e agevolazioni garantiti dal Comune

    BAGNO A RIPOLI – Botteghe storiche di Bagno a Ripoli, cambia il regolamento comunale. Niente più avviso pubblico annuale a scadenza.

    Per accedere all’Albo da oggi basta che chi ha maturato i requisiti presenti la richiesta al Comune. Le nuove disposizioni sono state approvate dal consiglio comunale nella seduta di fine febbraio. 

    Possono fare domanda negozi e attività artigianali, alberghiere ed i pubblici esercizi più “longevi”, in servizio sul territorio comunale da almeno 40 anni, nella stessa sede di origine o in sede analoga per posizione e significato storico ambientale.

    La richiesta può essere inoltrata al Comune al seguente indirizzo Pec: comune.bagno-a-ripoli@postacert.toscana.it. Per ulteriori informazioni: silvia.bramati@comune.bagno-a-ripoli.fi.it

    Una volta accertati i requisiti da parte dell’amministrazione, le “botteghe storiche” potranno usufruire di una serie di vantaggi e premialità, come riduzioni sulla parte variabile della Tari.

    Il Comune inoltre donerà a ciascuna attività una targa in terracotta, da esporre come simbolo di riconoscimento.

    Attualmente, sono una sessantina le imprese iscritte all’albo comunale, appartenente a settori disparati: farmacie, ferramenta, alimentari, parrucchieri, macellerie… .

    “Le botteghe storiche sono una patrimonio per tutta la collettività, motore dell’economia locale e una risorsa straordinaria anche in termini di socialità e presidio del territorio” dichiarano il sindaco Francesco Casini e l’assessora allo sviluppo economico Francesca Cellini.

    “La modifica del regolamento per il loro riconoscimento – aggiungono – supera l’avviso pubblico che veniva emesso dal Comune una volta l’anno con una scadenza precisa”.

    “Uno strumento dunque di semplificazione e facilitazione – concludono – per consentire alle attività più “resistenti” di accedere a quelle agevolazioni che continueremo a garantire per supportarle concretamente”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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