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venerdì 26 Aprile 2024
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    Housing sociale e integrazione: “CasaMia” pronta grazie anche al lavoro di tre migranti

    A Grassina. Vi troveranno posto tre giovani seguiti dal Servizio di Salute Mentale: davvero una bella storia

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Grazie anche al lavoro di tre giovani immigrati si è concluso l'intervento di sistemazione dell'appartamento di Grassina per tre giovani adulti seguiti dal Servizio di Salute Mentale.

     

    Può ora concretamente partire il progetto "CasaMia", promosso dall'Azienda sanitaria di Firenze e dal Comune di Bagno a Ripoli, che rappresenta una sperimentazione innovativa nelle politiche di housing sociale.

     

    Il progetto sviluppa soluzioni abitative a favore di giovani adulti seguiti dal Servizio di Salute Mentale, esterne al nucleo familiare di origine, e diverse dalle strutture residenziali tradizionali dove i livelli assistenziali e sanitari sono elevati.

     

    Il servizio, rivolto a un massimo di 3 soggetti, ha come suo obiettivo principale il graduale sviluppo nei pazienti di maggiori autonomie mediante condivisione e gestione di spazi domestici, rispetto delle esigenze dell’altro e delle regole, promozione di processi di crescita, emancipazione e inclusione sociale.

     

    Se "CasaMia" diventa oggi realtà è anche grazie al valore aggiunto che l'amministrazione comunale ha inteso dare al progetto, affidando parte dei lavori di adeguamento leggero dell'appartamento di proprietà comunale destinato a questo servizio: la pulizia e la totale imbiancatura delle camere è stata eseguita da tre giovani richiedenti asilo ospiti del Comune di Bagno a Ripoli e seguiti da una cooperativa, e da due cittadini ripolesi inseriti nel progetto Jolly, che prevede l'impiego, tramite segnalazione dei servizi sociali comunali e il coordinamento di un tutor, di soggetti svantaggiati in lavori di manutenzione ordinaria di beni pubblici, dai giardini alle scuole.

     

    “CasaMia: un nuovo progetto di coabitazione sociale per giovani seguiti dal servizio di salute mentale, un esempio tangibile di solidarietà, inclusione e integrazione – hanno dichiarato il sindaco Francesco Casini e l'assessore alle politiche sociali Ilaria Belli – che unisce forze, buona volontà, energie, solidarietà, desiderio di riscatto ed accettazione, cariche umane positive, la sana e vecchia voglia di fare e di rendersi utili agli altri, attenzione per i più deboli: sono tutti valori che generano rispetto, autostima e fiducia nel futuro".

     

    "Questo – hanno concluso – è l'intento che muove il progetto CasaMia, e questo è l'intento che sta dietro all'opera dei tre giovani migranti, frutto dei princìpi ispiratori dei nostri progetti di accoglienza che vedono sempre nel prossimo e nell'uomo una risorsa per l'intera comunità e nella vera integrazione il percorso da perseguire".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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