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martedì 16 Aprile 2024
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    Senologia (e prevenzione) spiegata passo dopo passo dal dottor Paolo Renai

    Tema delicato, lo affrontiamo con uno dei massimi esperti del settore: al CMT di Grassina: "Ultimamente è qui possibile eseguire anche la mammografia con tomosintesi"

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Incontriamo al CMT (Centro Medico Toscano) di Grassina (zona artigianale di Campigliano) il dottor Paolo Renai, senologo con un’esperienza di oltre quarant’anni, con il quale affrontiamo il delicato argomento del tumore al seno.

    “Da quarant’anni – esordisce Renai – faccio senologia. GiĂ  nel ’79, quando mi specializzai in radiologia, feci una tesi sulla senologia. Per vent’anni ho lavorato nell’ospedale di Figline Valdarno, poi mi sono trasferito alla radiologia di Careggi nella sezione di senologia, dedicandomi prevalentemente a questa ma non solo. Il mio lavoro è per me una passione, mi diverto ed ho così deciso di continuare anche dopo che sono andato in pensione nel 2007. Sono arrivato al CMT grazie ad una collega e mi è piaciuto molto l’ambiente”.

    Parliamo con lui di quali possono essere in generale le patologie del seno: “Del seno si cerca soltanto il cancro – ci spiega – Solo al cancro si dĂ  importanza. Naturalmente ci sono moltissime formazioni benigne come fibroadenomi, soprattutto nelle giovani donne, che vengono quindi controllati per vedere che non abbiano una crescita rapida e si renda necessario toglierli. Ci sono semplici displasie che vengono riscontrate sia con l’ecografia che con la mammografia e che si sottopongono a biopsia. Ci sono anche delle forme intermedie a malignitĂ  incerta che vengono fuori con la biopsia e che comunque vanno operate. Insomma, le patologie sono tante, però quella da ricercare è il cancro. Le altre patologie benigne vengono solo tenute sotto controllo”.

    Quali sono gli esami necessari per una diagnosi precoce di una eventuale patologia del seno? “Per la patologia del seno l’esame di base in una donna oltre quarant’anni è la mammografia. Mammografia che viene associata però all’ecografia quando il seno si presenta a struttura fibroghiandolare densa, perché con la solo mammografia si rischia di perdere informazioni importanti. Sono due esami che si integrano e nella maggior parte di casi vanno fatti entrambi, ad eccezione di quando la donna si trova in menopausa da diversi anni e la ghiandola si è completamente riassorbita e resta solo tessuto quasi adiposo. In questo caso è sufficiente l’esame mammografico. Questi sono esami che si possono effettuare qui al CMT ed ultimamente è qui possibile eseguire la mammografia con tomosintesi che è praticamente una stratigrafia della mammella. Si taglia la mammella a sezioni , con la tomosintesi si dissociano immagini che altrimenti sono sempre sovrapposte permettendo di avere una visione molto più dettagliata. Oltretutto con emissioni di radiazioni molto basse. L’attendibilità è molto alta”.

    “Dopo la mammografia e l’ecografia – prosegue – si deve, soprattutto per le donne piĂą giovani che hanno familiaritĂ , eseguire la risonanza magnetica e ora un’altra metodica che praticamente dĂ  risultati equivalenti alla risonanza magnetica, è la mammografia con mezzo di contrasto. Questa serve per definire una lesione, per definire se ci sono altre focalitĂ  perchĂ© il cancro alla mammella solitamente è multifocale. Quando si trova un tumore al seno, per un bilancio preoperatorio, è consigliabile fare anche una mammografia con il contrasto”.

    Il dottor Renai ci dice che c’è molta attenzione e consapevolezza da parte delle donne, ad oggi i dati relativi alla guarigione sono favorevoli: “Bisogna vedere il grado di aggressivitĂ  del tumore anche se la diagnosi è precoce. Il fumo, l’obesitĂ , il diabete, sono tutte condizioni che possono incidere nella formazione di tumori e naturalmente la familiaritĂ , su cui però non si può intervenire”.

    “La parola chiave è prevenzione annuale – conclude – Soprattutto nelle donne giovani dove l’esplorabilitĂ  del seno è piĂą difficile la prevenzione va fatta annuale. Prima dei quarant’anni, come etĂ  di riferimento, è consigliabile fare l’ecografia perchĂ© a causa della densitĂ  del seno è illeggibile alla mammografia. Dai quaranta ai cinquant’anni va fatta ogni anno”.

    (CONTENUTO SPONSORIZZATO)

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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