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venerdì 26 Aprile 2024
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    “ll Comune vuol venderla per far cassa. Invece si potrebbe fare davvero molto”

    BAGNO A RIPOLI – Su iniziativa di alcuni cittadini residenti nella zona si è costituito il comitato "Per Croce", nato con lo scopo di "adottare inziative tese a contrastare la prospettata dismissione ed alienazione della scuola di Croce a Varliano nel comune di Bagno a Ripoli, formulando proposte alternative che prevedano il mantenimento della scuola ed altri interventi idonei a migliorare la qualità della vita nella frazione". 

     

    "L’amministrazione comunale infatti – spiegano dal comitato – quale proprietaria della scuola di Croce, intende chiuderla per alienarla; tutto questo, si badi bene, solo perché i costi di manutenzione sarebbero insostenibili e al solo fine di far cassa per ottenere risorse da spendere, nella migliore delle ipotesi, per la manutenzione degli altri plessi". 

     

    "La dismissione della scuola – ricordano – che costituisce una realtà perfettamente funzionante sul piano didattico ed educativo, sarebbe dannosa per i bambini e per la loro istruzione ed educazione e priverebbe la frazione di Croce a Varliano di un importantissimo centro di aggregazione spontanea, disgregandone il tessuto sociale e compromettendo le attività economiche, che sono sorte grazie anche alla presenza della scuola… bel modo questo di aiutare le imprese in tempi di crisi".

     

    "Mantenere la scuola a Croce è possibile – dicono – basta volerlo; esiste già una proposta di ricostruzione della scuola, concreta ed economicamente sostenibile, presentata in ambito scolastico e del tutto ignorata dagli organi scolastici e dalla amministrazione comunale". 

     

    "Oltre al mantenimento della scuola – rilanciano – possono poi essere realizzati piccoli interventi di riorganizzazione degli spazi della piazzetta di Croce, che possono essere importanti per migliorare la qualità della vita e per favorire ulteriormente la aggregazione dei cittadini".  

     

    "Il documento di presentazione del comitato – concludono – è stato firmato da sessantacinque fra cittadini e genitori ed è stato inoltrato agli organi comunali, ma la raccolta di firme proseguirà anche nei prossimi giorni. Saranno adottate altre iniziative di protesta e di proposta, sensibilizzando la popolazione sul problema".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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