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giovedì 28 Marzo 2024
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    Sabato il comitato ai giardini di Bagno a Ripoli per dire no alla sua realizzazione: la replica

    BAGNO A RIPOLI – Sabato 30 maggio il comitato "I Ponti" ha raccolto le firme proprio nei giardini del capoluogo: una raccolta nata per opporsi alla realizzazione di una struttura da destinare alle feste nei giardini pubblici, contro quello che è stato già definito il "Gazebone".

     

    "Esistono altre possibilità – sottolineano dal comitato – per consentire la realizzazione di una struttura simile, senza rovinare in modo grave il giardino: per esempio, la vasta area lungo la via Granacci, ove potrebbe essere collocata una struttura idonea".

     

    A stretto giro ecco arrivare la replica da parte di due consiglieri comunai del Partito democratico, Andrea Bencini e Giulia Ulivi, che hanno seguito la questione da vicino e che ci illustrano il punto di vista della maggioranza in consiglio comunale.

     

    Bencini è infatti è delegato dal sindaco alle tradizioni popolari e ai rapporti con le relative associazioni, mentre Ulivi nella scorsa legislatura si è occupata della questione della cosidetta "Casa delle associazioni" al Giardino I Ponti.

     

    "Con l'approvazione del nuovo Regolamento urbanistico – iniziano i consiglieri comunali – sono state definitivamente superate alcune criticità presenti nell'originaria formulazione del testo, anche in considerazione di alcuni rilievi e considerazioni sollevati da gruppi di cittadini".

     

    "L'approvazione – sottolineano – è avvenuta da parte del consiglio comunale lo scorso 21 aprile in una seduta assai poco partecipata da parte dei cittadini che avevano proposto osservazioni. In ogni caso l'amministrazione comunale sta provvedendo ad inviare risposte scritte a tutti gli interroganti".

     

    Quindi spiegano il passaggio dalla "Casa delle associazioni" al cosidetto "Gazebone": "La nuova previsione urbanistica non parla più di casa delle associazioni ma di struttura di interesse pubblico, non fa più riferimento alla zona pedicollinare, diminuisce i piani edificabili fuori terra da due ad uno, sancisce espressamente che l'opera dovrà essere sostenibile dal punto di vista ambientale e non alterare la funzione dei giardini".

     

    "Contrariamente a quanto sostenuto dal comitato I Ponti – sottolineano – non si tratterebbe di una deturpazione dei giardini bensì di una loro riqualificazione: non verrebbero infatti eliminati gli spazi ludici e ricreativi ma verrebbero invece realizzati finalmente dei servizi igienici pubblici (indispensabili in un'area in cui peraltro si tiene il mercato settimanale e frequentata da bambini ed anziani) e verrebbe realizzata una struttura di interesse pubblico ecosostenibile ed a basso impatto ambientale".

     

    "Proprio per tale ragione – rilanciano Ulivi e Bencini – avrebbe poco senso realizzare la struttura in altra zona avulsa dal centro vitale del capoluogo, perché ciò non consentirebbe né la riqualificazione dei giardini né il raggiungimento dello scopo sociale dell'opera. Che non è quello di dare una sede al Palio delle Contrade bensì quello di dotare un'area nevralgica del capoluogo di una struttura di aggregazione associativa".

     

    "Al di là del fatto – dicono ancora – che la realizzazione dell'opera e la sua successiva gestione andrebbe subordinata ad un bando pubblico a cui potranno partecipare anche altre realtà diverse dal Palio, deve essere ricordato che da svariati anni ormai sotto il tanto vituperato tendone montato nel parcheggio si svolgono numerose iniziative da parte ed a vantaggio di associazioni del territorio".

     

    "La struttura inoltre – tengono a precisare – è stata ed è tuttora utilizzata dalla stessa cmministrazione comunale come base logistica per eventi sociali (la corsa podistica Walter Paggetti,  l'iniziativa per anziani "80…voglia di solidarietà", …). Appare pertanto  riduttivo e non conforme a verità affermare che il tendone occupa per mesi suolo pubblico solo per finanziare il Palio".

     

    "Ciò non vuol dire – concludono – che l'attuale sistemazione sia adeguata ed è per questo che i sottoscritti e l'amministrazione comunale stanno lavorando per trovare soluzioni alternative ed efficaci. Le previsioni urbanistiche approvate vanno in questa direzione. Nessun preconcetto, nessuna decisione già presa, piena disponibilità ad ascoltare i cittadini ma attenzione a non travisare la realtà ed a diffondere allarmismi sul futuro dei Giardini I Ponti".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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