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giovedì 23 Gennaio 2025
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    “Dipendenti della BCC Sistemi Informatici e C.M. Cantini Mario: casi isolati o campanelli di allarme?”

    Il M5S di Bagno a Ripoli fa il punto su due situazioni lavorative diverse ma che destano entrambe preoccupazione: "L'amministrazione non pensi solo ad attrarre capitali"

    BAGNO A RIPOLI – “Due vicende sembrano riportare alla realtà quella narrazione dominante che vede Bagno a Ripoli come un luogo dinamico capace di attrarre investimenti e aumentare l’occupazione”.

    Inizia così la riflessione del MoVimento 5 Stelle di Bagno a Ripoli sulla situazione di due contesti aziendali e lavorativi diversi sul territorio, che destano però entrambi grande preoccupazione.

    “La prima – spiega il M5S – è quella dei dipendenti della BCC Sistemi Informatici, società del Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA che si trova in via Meucci fra Ponte a Ema e Grassina e che si occupa di servizi informatici”.

    “In particolare – si prosegue – il timore dei dipendenti, derivante dalla lettura di un documento aziendale, è che quella che inizialmente era stata presentata come una collaborazione tecnologica con la multinazionale Accenture si trasformi in una cessione a quest’ultima, da parte della BCC Sistemi Informatici, di tutto il ramo di azienda informatico, con conseguente trasferimento di 93 dipendenti”.

    “Ciò, temono i lavoratori – denuncia il M5S ripolese – comporterebbe una variazione contrattuale (da bancario a metalmeccanico) e soprattutto l’uscita dal sistema cooperativo, compromettendo tutti i valori che lo ispirano”.

    “Si comprende quindi – viene sottolineato – il timore dei dipendenti per il proprio posto di lavoro, che potrebbe non essere più così sicuro passando da una società facente parte di un gruppo bancario cooperativo, da cui ci si aspetta una tutela maggiore dei propri dipendenti, ad una società multinazionale che, avendo il preminente scopo di conseguire profitti, potrebbe non avere le stesse attenzioni verso i lavoratori”.

    “Non si può accettare – viene puntualizzato – che tale manovra venga posta in essere ad insaputa dei lavoratori, come loro sostengono, proprio da una società appartenente al mondo cooperativo. I valori cui si ispira la cooperazione sono ben altri e questo deve essere ribadito a gran forza; ci aspettiamo quindi il massimo controllo da parte delle istituzioni”.

    “L’altra vicenda – proseguono – riguarda il licenziamento collettivo di nove dipendenti su venticinque da parte della C.M. Cantini Mario di Vallina, che lavora accessori metallici di articoli di abbigliamento e calzature; il motivo sarebbe la crisi del settore”.

    “Qui – ricordano – si sarebbe scelto di licenziare direttamente i dipendenti senza nemmeno tentare di ricorrere agli ammortizzatori sociali. Nella situazione generale in cui ci troviamo, con i salari che non riescono a tener dietro ai consistenti rincari del costo della vita e con la povertà sempre dietro l’angolo, i lavoratori devono essere oggetto della massima protezione e non trattati come pedine da spostare o da gettare quando conviene”.

    Per il MoVimentro 5 Stelle “il tema della tutela dei lavoratori è sempre stato centrale e lo sarà anche in futuro; uno dei temi approvati dagli iscritti nella assemblea costituente è proprio la promozione di politiche economiche incentrate fra l’altro sulla tutela del lavoro e dell’ambiente, subordinando anche qualsiasi forma di incentivo ed agevolazione alle imprese a strategie imprenditoriali socialmente responsabili, con particolare riguardo alla tutela dei lavoratori e all’impatto ambientale”.

    Il MoVimento 5 Stelle di Bagno a Ripoli esprime quindi la sua “solidarietà e vicinanza ai lavoratori coinvolti in queste due vertenze” ed auspica “che le istituzioni intervengano a loro tutela”.

    “Ma queste vicende – si domanda il M5S – sono due episodi isolati o un campanello di allarme di una situazione critica per il lavoro nel nostro territorio?”.

    “Ci auguriamo – conclude – che l’amministrazione comunale, oltre che favorire gli investimenti di chi “ha già”, si preoccupi anche di tutelare gli interessi delle fasce più deboli della popolazione, come vuole la nostra Costituzione, valutando attentamente la reale consistenza di queste problematiche e adottando i necessari interventi”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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