BAGNO A RIPOLI – Bagno a Ripoli festeggia con Cecilia Strada i settant'anni della Dichiarazione universale dei diritti umani. Martedì 11 dicembre, all'indomani dell'anniversario del documento sui diritti della persona adottato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre del 1948, la ex presidente di Emergency sarà all'istituto Gobetti-Volta per la conversazione “I diritti umani e i conflitti di oggi” aperta a tutta la popolazione (sala Perini, ore 17). L'iniziativa è organizzata dalla Commissione per la Pace e i Diritti del Comune di Bagno a Ripoli.
Accanto a Strada, da sempre impegnata nell'attività umanitaria con Emergency che offre cure mediche e chirurgiche gratuite alle vittime della guerra, sarà presente Pape Diaw, uno dei portavoce della comunità senegalese in Toscana ed esperto di tematiche legate all'immigrazione e alla convivenza tra culture.
All'iniziativa porteranno il saluto dell'amministrazione comunale la vicesindaca Ilaria Belli e la presidente della Commissione Pace Susanna Agostini. Il dibattito sarà coordinato dalle rappresentanti della Commissione Pace. Ai presenti saranno consegnati i trenta articoli che compongono i valori fondanti della Dichiarazione. Cecilia Strada sarà presente all'istituto superiore ripolese anche durante la mattina di martedì, ma l'incontro in questo caso è riservato agli studenti.
“Siamo felici di festeggiare i 70 anni della Dichiarazione insieme a Cecilia Strada, che con il padre Gino ed Emergency, è una delle testimoni più autorevoli e attendibili nel nostro Paese dell'impegno concreto, sul campo, per l'affermazione dei diritti umani – commentano Belli e Agostini -. Sarà un'occasione di riflessione sulle conquiste ottenute in alcuni Paesi e sui conflitti in corso nel mondo per tutta la popolazione, che invitiamo a partecipare. Abbiamo fortemente voluto che l'incontro si svolgesse a scuola perché è da qui che dobbiamo partire per formare cittadini consapevoli".
"E fare in modo – concludono – che a settant'anni di distanza, i diritti fondamentali che garantiscono il rispetto della persona e la libertà dei singoli e delle collettività sanciti dalla Dichiarazione, ancora oggi purtroppo talvolta disattesi, vengano davvero messi in atto”.
di Redazione
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