“Ben comprendo l'indignazione del nostro concittadino sull'incosciente automobilista che ha attraversato l'abitato di Antella e la strada di fronte all'ospedale a velocità molto superiori a quelle consentite: stia tranquillo che l'autovelox, se non l'ha già fatto, gli presenterà presto il conto e sarà un conto salato".
A parlare è il sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, sollecitato dalle proteste di un lettore del Gazzettino che si lamenta per le eccessive velocità delle auto in entrata verso il centro abitato di Antella (in foto).
"So – ci ha scritto Paolo nella sua lettera – che questo è uno argomento molto spinoso in quanto è necessario prendere provvedimenti molto duri contro gli automobilisti da parte del comando dei vigili urbani di Bagno a Ripoli. Ma che non è tollerabile veder sfrecciare auto attraverso l'abitato dell'Antella, anche in pieno giorno, ad una velocità di circa 70/80 km orari".
"Ancora peggiore – ha concluso – la situazione verso l'ospedale; giorni fa un'auto ha superato ogni limite viaggiando a circa 110 km ora. Non c'era bisogno dell'autovelox, sono 40 anni che guido e valuto la velocità di un veicolo".
"Sulle multe – prosegue il sindaco Bartolini nella sua riflessione – che dire? Il vigile dovrebbe essere onnipresente e purtroppo non può essere così: ce ne vorrebbero forse centinaia nella sola Bagno a Ripoli per coprire l'intero territorio, ma anche l'entrata e l'uscita (ad ore diverse) dei 14 plessi scolastici, il controllo sul commercio e sull'edilizia oltre che sugli abusi. Impossibile. Resta il fatto che, quando ci sono, le multe le fanno e non possono non farle alle macchine in divieto di sosta, qualunque sia il motivo dell'infrazione (disco orario, intralcio, segnaletica)".
"Detto questo – ammette – il nostro cittadino pone l'accento su un problema serio, quello della responsabilità individuale, che, nella nostra epoca, sembra sempre di più un accessorio dell'automobile anziché una priorità. Se un pazzo decide di percorrere via dell'Antella a 110 km/h, o lo cogli in flagrante o c'è l'autovelox, ma non puoi fermarlo prima che manifesti la sua follia".
"È possibile però agire sui giovani e giovanissimi – ricorda il primo cittadino – La polizia municipale di Bagno a Ripoli è da anni costantemente impegnata, oltre che nella repressione delle violazioni al Codice della Strada, anche nella prevenzione, specialmente con i giovani, grazie a un lavoro svolto nelle scuole di ogni ordine e grado proprio per far crescere la consapevolezza, la sensibilità, l'attenzione verso un uso responsabile di auto, moto e biciclette. È che questo lavoro, per fortuna non sempre, non trova un adeguato riscontro negli adulti delle stesse famiglie (genitori, parenti stretti o larghi), perché chi guida non è né un bambino né un adolescente".
"In ogni caso – conclude – ogni segnalazione è utile, in quanto serve a meglio indirizzare l'attività di repressione dei nostri agenti".
di Redazione
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