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venerdì 19 Aprile 2024
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    Il forno Cappelli: da quattro generazioni una vera “istituzione” per l’Antella

    Salutiamo l'inizio del 2017 insieme a Francesca, ultima erede di una "dinastia" nata fra la farina e il bancone

    ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – Il 2017 si apre con una buona notizia. Per il paese dell’Antella e i suoi abitanti, ma non solo. Una di quelle notizie che porta con sé ottimismo e sicurezza: che si provano nel trovare dietro al bancone di una bottega di alimentari ormai storica il volto di una persona amica.

     

    Il forno Cappelli in via di Pulicciano è un’ istituzione per il paese; non a caso attraversando anni di storia ha visto cambiare i tempi al di fuori della propria vetrina e le generazioni che si servivano da loro.

     

    Tutti comunque in cerca di qualità ed esperienza, respirando quell’amore che si fonde con la tradizione per le cose buone e genuine del territorio.

     

    Non è stato semplice, quattro generazioni si sono alternate, dall’attività del forno passando alla pasticceria. Fino all’alimentari. Sempre al servizio del cliente, trasmettendo passione per quello che facevano: il fondatore Efisio Cappelli, mugnaio e fornaio nel lontano 1911, il figlio Angiolino, poi Giovanni. Fino ad arrivare a Francesca Cappelli, proprietaria attuale, che abbiamo incontrato.

     

    DIETRO AL BANCONE – Francesca Cappelli

     

    “Portiamo avanti questa attività – dice – impegnandoci ad offrire un prodotto di alta qualità, con il pane fatto ancora lievitare per lungo tempo ed un assortimento di ottimi prodotti alimentari”.

     

    "Ma crediamo che garantire una continuità – dice convinta – possa essere anche segno di garanzia verso i nostri clienti. La mia famiglia ha portato avanti questa attività per decenni con impegno e sudore, i momenti non sono stati facili e non lo sono tutt’ora, ma affrontiamo nuovamente questo impegno come una sfida a cui intendiamo  tenere fronte”.

     

    Continua con decisione e semplicità: “Le botteghe paesane diventano anche punto di ritrovo per le persone che con abitudine le frequentano, scambiano due chiacchiere. Insomma, per qualcuno creano aggregazione”.

     

    Il rapporto tra il bottegaio e il cliente, che è anche un amico o compaesano, che ogni giorno si rinnova alimentato da quella sana fiducia che può apparire un po’ vecchio stile ma di cui tanto ancora le persone hanno bisogno.

     

    “Qui  insieme a noi – conclude Francesca – da anni lavorano delle persone che sono della zona, ci conosciamo tutti ed è anche grazie a loro che ogni giorno il lavoro va avanti. Anche verso di loro abbiamo un impegno”.

     

    Il 2016 si è chiuso, all'Antella, con la storica Macelleria Paoletti che ha detto basta, dopo ben oltre cento anni di storia. Un basta che, per adesso, è ben lontano dalle labbra di Francesca e del Forno Cappelli.

    di Silvia Rabatti

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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