BAGNO A RIPOLI – Una prima delegazione è partita da piazza della Vittoria, davanti al palazzo comunale, per poi dirigersi in piazza della Pace, all’Isis “Gobetti Volta”, alla scuola media “Granacci”, alla Porta della Memoria al giardino “Nano Campeggi” ai Ponti..
Alla chiesa di Quarto, a Candeli, per poi fare tappa in via Roma – Fratelli Manzi, al borro di san Giorgio, alla lapide dell’Armata britannica in via Roma, a Gamberaia, a Fontesanta, al Lonchio, a villa Valori.
Per poi raggiungere Antella, con i giardini della Resistenza e la Casa del popolo di Balatro.
La seconda delegazione è partita dal circolo Acli di Grassina per poi dirigersi al parcheggio di San Michele a Tegolaia, ai cippi di Bubè in via Pian di Grassina, alla chiesa di San Martino, Castelruggero, Villa La Selva, al cimitero di Ponte a Ema, per poi congiungersi al corteo in programma a Ponte a Ema che condurrà alla scuola “Vittorino da Feltre”.
Tantissima gente, tantissimi bambini (in particolare alla scuola “Vittorino da Feltre” a Ponte a Ema) e giovani oggi, giovedì 25 aprile, alle celebrazioni della Liberazione nel territorio comunale di Bagno a Ripoli.
Fra i tantissimi eventi organizzati, l’aggiunta di un nome sulla lapide dedicata ai caduti della seconda guerra mondiale, collocata in piazza della Vittoria sulla scalinata del palazzo comunale.
Quello di Giorgio Grassi, cittadino ripolese, caduto sul fronte russo il 19 dicembre 1942 a Kantanirowka nel corso di una grande battaglia con la 4°divisione corazzata sovietica.
Il figlio Enzo, accertate solo recentemente dall’autorità giudiziaria tali vicende relative alla morte del proprio padre, in occasione dell’anniversario, ha provveduto al restauro conservativo del monumento, omaggio alla comunità di Bagno a Ripoli e alla sua memoria collettiva.
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