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sabato 5 Ottobre 2024
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    Grassina, via del Ponte Nuovo: “La rabbia per quest’acqua che scorre da… anni”

    Emilio Batacchi ci mostra il rigagnolo che da tempo sgorga, crea danni e si perde: "Tante promesse, mai una soluzione"

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – “L’acqua è un bene prezioso e non va sprecata”: questo il primo pensiero di Emilio Batacchi quando ci ha mostrato il rigagnolo che continua a fuoriuscire dal terreno vicino alla sua casa, disperdendosi lungo la strada che costeggia il marciapiede.

     

    Residente a Grassina in via del Ponte Nuovo 64, vicino al parcheggio e al guado che collega la zona con via di Tizzano, ci racconta da quanti anni ormai hanno questo problema.

     

    Inizialmente fiducioso che la cosa potesse essere risolta in breve tempo è passato per  vari uffici, da quello all’ambiente a quello tecnico, da uno ad un altro senza ottenere però risultati.

     

    Adesso lui e la moglie, Maria Stella Venturi, ne hanno abbastanza e vorrebbero davvero che fosse trovato un rimedio.

     

    A fianco del giardino della loro abitazione c’è una pezzo di terra da cui sgorga in maniera naturale una sorgente di acqua che arriva a bagnare continuamente il muro di cinta della loro proprietà e prosegue il percorso sulla strada.

     

    “Sono circa cinque anni – spiega Emilio – che abbiamo questo problema. La prima volta ce ne siamo accorti perché ci siamo ritrovati l’acqua in giardino, il muro era marcio e lo abbiamo dovuto rifare ( a spese nostre)".

     

    "Poi – prosegue – è successo che l’acqua che inizialmente sgorgava solo in certi mesi dell’anno ha iniziato a fuoriuscire continuamente e sono già tre anni che l’acqua corre lungo la strada. Io cerco di mantenere meglio che posso le grate delle fogne qui davanti che altrimenti con foglie e sporcizia si intaserebbero, sperando che raccolgano l’acqua, ma questo non è sufficiente perché il rigagnolo prosegue oltre e ristagna sull’asfalto che si è anche avvallato”.

     

    Emilio dice che sono già venuti in passato vari tecnici comunali a controllare la situazione, in seguito alla segnalazione sua e di altri residenti vicini. Che poi hanno riposto in lui l’incombenza di seguire la questione. 

     

    “Sono stati fatti anche dei prelievi a campione per analizzarla – dice ancora – Accorgendosi che si tratta di acqua sorgiva e non proveniente dalla vicina rete fognaria. Quindi pensavamo che sarebbero intervenuti, invece niente. Già quattro anni fa durante un incontro tra l’amministrazione comunale con i residenti del  quartiere per la realizzazione del guado con via di Tizzano, avevamo fatto presente il problema e sembrava che sarebbe stato sistemato da lì a pochi giorni”.

     

    I signori mantengono lo spazio interno della loro proprietà (ma non solo) seguendo scrupolosamente i consigli che vengono dati ai cittadini affinché eventuali siepi o alberi non sconfinino e rechino intralcio agli spazi comuni quali strade o marciapiedi.

     

    Emilio ci confida la rabbia provata nel vedere "continuamente disperdersi inutilmente questo elemento naturale così importante è anche una questione di mancanza di rispetto".

     

    Un altro problema meno etico ma più pratico che solleva è quello del deterioramento della strada: “Abbiamo visto che nel tempo, lungo il tratto di strada continuamente bagnata, sono comparsi degli spacchi  ed il piano stradale si è avvallato. Questo aggravato anche dal fatto che proprio in quel punto sostano i grossi camion che passano a raccogliere i rifiuti nei cassonetti davanti”.

     

    Oltretutto infine, capita che nei mesi invernali il rivolo si ghiacci, diventando pericoloso per i passanti, pedoni o ciclisti in generale.

    di Silvia Rabatti

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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