GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Una promessa fatta vent’anni fa, negli anni spensierati a cavallo tra l’adolescenza e l’età adulta, quando pensare al futuro era una incognita. Chissà come saremo?
Con questa curiosità nacque l’insolita promessa di un gruppo di amici grassinesi di ri-incontrarsi davanti alle scuole del paese dopo esattamente venti anni, alle ore dodici del primo di maggio, per poi andare a pranzo tutti insieme, ognuno con le proprie eventuali famiglie che nel frattempo si sarebbero formate.
Alcuni fra di loro hanno avuto l’opportunità di continuare a frequentarsi, ma per altri è stato un tuffo nel passato: non più gli stessi, con qualche capello bianco e con una importante fetta della loro vita trascorsa da raccontare.
“La promessa fu fatta il 22 settembre 2001, nelle stanze della parrocchia di San Martino, a fine di una serata di festeggiamenti per un compleanno: eravamo seduti in cerchio e ci venne questa idea” ci racconta Subramani Calvelli, uno degli ideatori di questo appuntamento che sabato primo maggio è stato rispettato.

“Un’idea che in quel momento ci parve lontanissima. All’epoca avevamo dai quattordici ai diciotto anni quando pensammo la cosa – ci racconta ancora – ed eravamo un gruppo di amici, prevalentemente di Grassina, nato dalle scuole e dai campi estivi che frequentavamo con il catechismo: una volta siamo andati anche in Valle d’Aosta, i più grandi di noi facevano i responsabili degli altri più piccoli. Da lì si è creato tutto”.
Il gruppo era composto da oltre venti amici: nel tempo le cose sono cambiate e alcuni di loro si sono trasferiti.
“L’idea era che la promessa andava ricordata, non ci siamo contattati per organizzare l’appuntamento: se la cosa fosse interessata ognuno doveva mantenerla partecipando” continua Subramani.
E’ stato un incontro bellissimo, ci raccontano, e la piacevole sorpresa è stata quella nel vedere la partecipazione così numerosa:
“Nel rispetto della pandemia che stiamo vivendo tutti – tengono a dire – con mascherine e distanziati, siamo stati molto attenti, ma è stato emozionante perché con alcuni era veramente vent’anni che non ci vedevamo”.

Racconta ancora Subramani: “Solo tre erano assenti e uno di loro per motivi di lavoro”.
Tra i presenti invece c’è chi è arrivato oltre mezz’ora prima, qualcun’altro che ha portato lo spumante, altri da soli perché single ma, soprattutto oltre ai compagni e le compagne, hanno partecipato i figli.
“Tornare in quel luogo, ritrovarci quasi tutti dopo venti anni con qualche ruga in più è stata un’emozione indescrivibile. Se non fosse stato per tutti quei bambini sarebbe sembrato che quegli anni non fossero mai passati” è il pensiero di Serena, una delle partecipanti.
“Quando abbiamo brindato abbiamo detto con soddisfazione che il gruppo aveva creato una nuova generazione, e che ci auguravamo che anche loro avrebbero seguito le nostre orme” ci dice ancora Subramani.
Tante risate nel ricordare alcuni aneddoti, che sono subito tornati alla mente, ed anche la vecchia competizione che c’era tra ragazzi e ragazze è riemersa: “Noi ragazzi le abbiamo stupite regalando a tutte loro un poster con tante fotografie del gruppo fatte in quegli anni e le ragazze ne sono rimaste molto contente”.
Ci raccontano che la cosa che non è cambiata è l’amicizia: “Non siamo potuti andare a pranzo, ma ci siamo promessi che quando questa situazione passerà faremo come facevamo quando eravamo ragazzi. Un picnic con una bella grigliata sul Monte San Michele, vicino a Greve in Chianti”.
@RIPRODUZIONE RISERVATA