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domenica 4 Giugno 2023
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    Eccellenze: viaggio nell’azienda premiata per il miglior ambiente di lavoro

    Alla In20 di Antella, fondata 11 anni fa, dove la produttività va di pari passo con il benessere dei lavoratori

    BAGNO A RIPOLI – Quando parliamo di eccellenze, italiane, anzi fiorentine. Anche nel nostro territorio ve ne sono che continuano a lavorare nell’ombra fino a che un bel giorno vengono premiate proprio per il loro assiduo impegno.

     

    Siamo molto soddisfatti nel poter raccontare questa notizia legata alla In20 srl, società di servizi innovativi basati su Cloud Computing con esperienza nella System Integration e nelle Telecomunicazioni che ha sede ad Antella.

     

    Materia ostica per tanti ma di cui sempre più spesso si sente parlare in quanto necessaria a tante aziende medio grandi. Noi del Gazzettino del Chianti siamo andati a fare due chiacchere con Chiara Grossi responsabile commerciale e risorse umane, a proposito di ciò che fanno e in merito al premio che recentemente hanno ricevuto il “Best Workplaces Italia: small companies”.

     

    Un secondo posto onorevole, tra i molti partecipanti su scala nazionale, anche perché tale riconoscimento ha premiato i migliori ambienti di lavoro 2016. La In20 è un'azienda che opera sul territorio, sempre in crescita, da quando è stata fondata circa undici anni fa, è riuscita a farsi premiare e a diventare un modello di equilibrio tra produttività e benessere dei dipendenti .

     

    “L’azienda, nata come una start up, durante la sua crescita ha posto particolare  attenzione all’ambiente di lavoro dei dipendenti. La produttività e la competitività necessarie per sopravvivere sul mercato hanno coinciso con la voglia di creare una situazione di lavoro gradevole per i dipendenti – comincia a raccontare Chiara – Il nostro tipo di business è molto legato alle competenze delle persone, gestiamo dei servizi aziendali per altre aziende quindi la professionalità dei nostri dipendenti è molto importante".

     

    "Impieghiamo molto tempo per inserirli – prosegue – è una formazione impegnativa e pensare di rischiare di  perderli poi sarebbe un danno. Per poterli mantenere, ma anche attrarne di nuovi, è importantissimo che loro stiano bene”.

     

    Ma come si arriva a creare realmente un buon posto di lavoro? “Seguendo anche i suggerimenti che ci sono arrivati tramite alcuni questionari anonimi in cui richiedevamo cosa secondo loro fosse da migliorare – risponde Chiara – In più l’organigramma è abbastanza piatto per volontà, evitando così di avere troppi passaggi e disperdere le informazioni. L’amministratore delegato  riesce ad avere stretti rapporti con i dipendenti e ad essere presente in maniera operativa, nonostante abbia incarichi importanti e molti impegni".

     

    Tanti sono gli aspetti che delineano il profilo di questa squadra: “I rapporti all’interno sono abbastanza coesi, familiari quasi, rispettando la specificità di ogni carattere e capita naturalmente di dover affrontare anche qui da noi varie problematiche. Questo credo sia possibile anche perché il gruppo è abbastanza omogeneo e tutti più o meno della stessa età, il più adulto ha circa cinquant’anni. C’è da dire che c’è grande difficoltà nel trovare figure professionali di questo genere femminili, anche qui da noi la maggioranza infatti sono uomini”.

     

    Per lungo tempo l’azienda è stata inoltre socia della scuola di scienze aziendali da cui provenivano ragazzi anche giovanissimi. Continua Chiara: “Vengono organizzati  team building, ovvero  momenti in cui si possa far gruppo conciliando l’attività ludica ad attività formative  in cui tirare fuori temi più complessi da affrontare”.

     

    La fotografia che ne viene fuori è molto nitida: “Lavorare per obiettivi, quindi più che per il tempo impiegato viene valorizzata la capacità di portare a termine un compito. Ciò comporta lavorare di più ma offre anche la possibilità di auto organizzarsi, lavorare da casa ad esempio e maggiore flessibilità. Delle persone che sono arrivate non tutte sono rimaste all’interno dell’organico ma ognuna di loro è stata entusiasta del luogo di lavoro”, conclude la responsabile commerciale della In20.

     

    Niente segreti nascosti, nessuna magia strana, solo occhi attenti alle necessità dei lavoratori che oltre ad essere tali sono delle persone, uomini e donne. Anche questo è un successo.

     

    di Silvia Rabatti

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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