BAGNO A RIPOLI – Un’interrogazione presentata dal consigliere comunale della Lega, Gregorio Martinelli, sulla Giornata Cattolici eterosessuali (la vedete nelle immagini sotto) raccoglie il commento durissimo del sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini.
“Rabbrividisco – dice Casini – alle parole del consigliere della Lega. Rabbrividisco quando dichiara che la legge contro l’omo e la transfobia ha come “unico scopo quello di incentivare e favorire l’omosessualità”, quando dice che le relazioni omosessuali sono “gravi depravazioni”, quando definisce l’omosessualità “atteggiamenti” che per lui sono da “condannare” ma precisando (e per fortuna!) che “condannare non vuol dire punire” (sic.)”.
“E quando arriva persino a sostenere – riprende Casini – che l’omofobia è qualcosa “che in realtà non esiste””.
E’ un fiume in piena il sindaco: “Una sequenza di deliri e luoghi comuni violenti, aberranti e pericolosi – incalza – che vanno oltre i limiti della ragione, utilizzati dal consigliere di Salvini per chiedere l’istituzione di una giornata dedicata a coloro che secondo lui sarebbero i “veri discriminati”, per di più “costantemente minacciati”, i cattolici eterossessuali”.
“Da cattolico – aggiunge – dico che i veri valori del cattolicesimo non hanno niente a che vedere con questo vergognoso attacco all’omossessualità”.
“Tra post sessisti contro le donne e visite a Predappio per omaggiare Mussolini – dice ancora il sindaco – pensavamo qui in Toscana di aver visto tutto dai consiglieri della Lega. Ma evidentemente al peggio non c’è mai fine”.
“Cosa dobbiamo aspettarci ancora? – chiede – Che si torni a parlare di supremazia della razza ariana? Salvini ce lo spieghi, perché manca solo questo nelle parole del suo consigliere”.
Mai sentito un Casini così furibondo: “Lo dico da cattolico, lo dico da sindaco, lo dico da babbo di due bimbi che prima o dopo si troveranno ad affrontare il mondo là fuori: Bagno a Ripoli – come Firenze e la Toscana – sono e saranno sempre dalla parte dei diritti, dell’uguaglianza, della democrazia, di tutti i cittadini onesti e giusti qualunque sia il loro orientamento sessuale”.
“Non smetteremo mai di lottare – conclude – per affermare questi principi”.
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