GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Stavolta ha vestito gli abiti del proprietario di una scuola di ballo di Pontassieve alle prese con la pubblica amministrazione che vorrebbe far chiudere la sua attività per lasciare il posto ad un supermercato cinese.
Una storia a sfondo sociale e estremamente attuale girata nella zona della Sieve, tra la Rufina, Pelago, Castellonchio oltre che naturalmente a Firenze.
Lui è il conosciutissimo Sergio Forconi, una carriera alle spalle costellata di successi sia nel piccolo che nel grande schermo, nuovamente attore protagonista in questo film chiamato “Saranno famosi?” che uscirà al cinema nel febbraio del prossimi anno.
Tanti altri i nomi che insieme a lui sono stati impegnati nelle riprese, questi solo alcuni di loro: Gaetano Gennai, Aleandro Baldi, Alessandro Paci, Bruno Santini, Massimo Antichi.
Un cast trainato dall’attore grassinese che non finisce mai di stupire, capace di rinnovarsi interpretando ruoli che stanno al passo con i tempi e impegnato ultimamente nelle riprese di più produzioni.
Il Gazzettino del Chianti lo ha incontrato. Per una chiacchierata che parte dal cinema e arriva fino… a Grassina
Ma come fai Sergio a ricordarti tutti gli appuntamenti che hai?
“Effettivamente qualche volta sbaglio, anche se guardo l’agenda mi confondo tra una ripresa e l’altra” scherza su con l’entusiasmo di un ragazzo dopo averci elencato gli impegni che sta portando avanti anche con il teatro.
A novembre sarà impegnato prima al teatro di Rifredi e poi a Firenze Nova con la sua compagnia “Il Grillo” con uno spettacolo chiamato “I barroccini di via dell'Ariento”.
Poi a dicembre con un altro gruppo teatrale sempre al teatro di Rifredi verrà messa in scena la commedia “Briscola in cinque” dello scrittore Marco Malvaldi.
“Non solo, stiamo ancora girando le ultime riprese di un film ambientato nel Mugello per la regia di Alessandro Galli con cui avevo già lavorato anni fa in altri due film” continua raccontandoci con voce calma come se ancora non fosse abbastanza.
Insomma Sergio, sei davvero nel pieno… della gioventù!
“Ho festeggiato proprio l’anno scorso cinquant’anni di attività e posso assolutamente dire che la voglia di continuare a recitare è più di prima. Guardando avanti penso e mi chiedo quanto potrò ancora fare e allora vado avanti. E non ci penso sennò sarebbe finita!”.
Rispetto a qualche anno fa negli ultimi tempi gli spettacoli teatrali hanno richiamato un pubblico più numeroso, complici talvolta le storie rappresentate di vita paesana molto attuali che raccontano spaccati di vita quotidiana e realistica.
“In tutti questi anni nel teatro fiorentino – ci spiega – ho potuto notare che è assolutamente normale l’andamento altalenante tra alto e basso, come del resto anche nel cinema” .
Ma un grassinese doc come te con tutti questi impegni ha ancora tempo per andare in giro a fare due chiacchiere?
“Certo certo che vado! A me piace andare la mattina andare al bar e stare in piazza a sentire quello che si dice. Grassina mi ha voluto bene dimostrandomelo in tante occasioni e io anche gliene voglio, se mi chiamano per promuovere qualcosa io vado sempre volentieri”.
Hai visto le novità e i numerosi cantieri che ci sono intorno, nuovi giardini, le mobike ….la variante?
“Sono iniziati i lavori ai giardini della casa del popolo, quella che è stata la mia casa dove ho iniziato la mia carriera ed alla quale sono molto legato, anche se tante cose sono cambiate come sono cambiati i tempi con l’inevitabile trascorrere degli anni. Il futuro e il senso di questi luoghi a volte appare buio, ma io spero vivamente che possano continuare a sopravvivere. Ritengo che abitiamo in una isola felice, bisogna voler bene a quello che ci circonda con rispetto verso le cose che appartengono a tutti e partecipare alla vita di paese. Secondo me la nostra pubblica amministrazione ha tanti buoni propositi ma durano una bella fatica a gestire tutto quanto: le biciclette arancioni ? Io le vedo dappertutto, ma non sarebbe meglio se chi le usa le riportasse dove le ha prese? Per me qualcuno non c’ha capito nulla, speriamo che funzionino!”.
La leggendaria variante infine…
“Oh che si sono rifermati? – ci chiede sorpreso – Io c’ero alla pposa della prima pietra e lo dissi subito …. .Non importa che corrano, tanto c’hanno tempo fino al 2062”.
Lo dice scherzando, ma non più di tanto, prima di lasciarci.
di Silvia Rabatti
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