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giovedì 10 Ottobre 2024
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    Lavoro, nasce a Bagno a Ripoli la prima Carta fondamentale della formazione sulla sicurezza

    Via alla Costituente che scriverà il documento per tutelare la salute dei lavoratori. Promossa da Matteo Micheli, Cavaliere al merito della Repubblica per l'impegno nella prevenzione

    BAGNO A RIPOLI – Sta per nascere a Bagno a Ripoli la prima Carta fondamentale della formazione sulla sicurezza sul lavoro. 

    Un documento per “rendere concreta, reale, etica ed utilizzabile la formazione, il primo vero dispositivo di protezione individuale”, da mettere a disposizione del mondo del lavoro, di aziende e istituzioni, sia pubbliche che private.

    I lavori della Costituente, composta da una cinquantina di esperti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, rappresentanti di molteplici categorie professionali, parti sociali, istituzioni e imprenditori, si sono aperti lunedì pomeriggio in sala consiliare “Falcone e Borsellino” e proseguiranno nei prossimi mesi.

    Fino ad arrivare all’approvazione e alla presentazione ufficiale della “Carta fondamentale della formazione sulla sicurezza, igiene e salute sul lavoro”, questo il nome completo, il prossimo 28 aprile, in occasione della Giornata mondiale della sicurezza nei luoghi di lavoro.

    La Carta nasce da un’idea di Matteo Micheli, cittadino ripolese, tecnico della prevenzione presso l’Azienda USL Toscana Centro, insignito nel 2021 del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana per l’impegno in materia di sicurezza nell’ambiente di lavoro, che ben presto ha raccolto adesioni e consensi fino a coinvolgere decine di soggetti. 

    Tra i relatori, presente anche Antonio Boccuzzi, già parlamentare, unico sopravvissuto del disastro della Thyssenkrupp avvenuto negli stabilimenti di Torino la notte del 6 dicembre 2007, che costò la vita a sette operai.

    E poi, numerosi referenti delle  professioni: avvocati, ingegneri, psicologi, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, architetti, geometri, periti agrari, tecnici della prevenzione, ergonomi europei, sindacalisti, imprenditori.

    Durante il primo incontro, sono stati illustrati obiettivi e scopi della Carta, che sarà suddivisa in quattro capitoli, ognuno oggetto di redazione da parte di uno specifico gruppo di lavoro (principi fondamentali; progettazione didattica; erogazione della formazione; verifiche sull’efficacia) per definire i principi fondamentali e le competenze professionali dei vari protagonisti.

    “Troppo spesso si parla di sicurezza sul lavoro solo a seguito di tragedie e disastri, che quasi sempre non accadono semplicemente per degli errori umani, ma per errori latenti che restano celati all’interno dell’organizzazione – dichiara Matteo Micheli – Siamo convinti che la consapevolezza di come funzioni quella complessa macchina che rappresenta la sicurezza sul lavoro sia fondamentale”.

    “La formazione – aggiunge – se è vera, efficiente, adeguata, sostenibile e reale, è davvero il primo dispositivo di protezione individuale. Questo gruppo di lavoro di iniziativa popolare vuole così creare una Carta che sia un orientamento per gli enti pubblici e privati. Per cambiare rotta su un tema così delicato, in un Paese ancora lento a tradurre in pratica le proprie leggi in materia di sicurezza sul lavoro”. 

    “Sono davvero molto felice e orgoglioso che il nostro Comune ospiti la nascita della Carta della formazione sulla sicurezza – dichiara il sindaco Francesco Casini – Un tema che ci è caro e che pochi mesi fa ci ha visti promuovere un convegno dedicato alla sicurezza delle donne lavoratrici. Nella mia esperienza da sindaco ho avuto modo di visitare molte attività produttive, fabbriche e laboratori, così come cantieri di opere pubbliche”.

    “Sento di poter affermare – conclude – che sul nostro territorio il livello di attenzione al tema della sicurezza è generalmente alto. Ma è importantissimo fare in modo che la salute dei lavoratori venga messa in primo piano da tutti. Non possiamo accettare che chi esce la mattina di casa per andare al lavoro, la sera non faccia ritorno dalla propria famiglia”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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