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giovedì 10 Luglio 2025
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    Le Case d’artista a Bagno a Ripoli: un documentario per raccontare dove nascono opere d’arte e creatività

    Commissionato dal Comune e realizzato dall'Associazione Nomya, apre le porte di undici residenze studio ospitate a Bagno a Ripoli

    BAGNO A RIPOLI – Luoghi di vita e creazione, in simbiosi con il paesaggio circostante, fonte di ispirazione e creatività. Luoghi pieni di appunti, bozzetti, ferri del mestiere, prove d’autore e bellezza.

    Le Case d’artista di Bagno a Ripoli schiudono le loro porte e per la prima volta si aprono agli occhi del pubblico, finora lontani.

    Si raccontano in un documentario, insieme alle artiste e agli artisti che ogni giorno le hanno vissute e le vivono, che le hanno abitate, respirate, elette a loro rifugio, laboratorio, ambiente di ideazione e produzione artistica.

    Undici le Case d’artista chiamate a svelarsi nel video, presentato in anteprima ieri, commissionato dal Comune di Bagno a Ripoli e realizzato dall’Associazione Nomya, attiva da molti anni nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. 

    Si susseguono le immagini della Woodman Residency Foundation, la residenza d’artista che rende omaggio alla storia e alla creatività della famiglia Woodman: di Betty Woodman, artista della ceramica (1930-2018), di suo marito George, ceramista, pittore e fotografo (1932-2017), e della loro figlia Francesca, fotografa (1958-1981).

    Della casa-studio di Marcello Guasti (1924-2019) e Artemisia Viscoli (1937-2022), entrambi scultori e protagonisti di un profondo connubio di arte e vita, e della residenza alle Gualchiere di Remole dello scultore Piero Gensini.

    A Bagno a Ripoli ha trovato casa dal 1968 anche The Finnish Artists’Studio Foundation, luogo di incontro e lavoro degli artisti finlandesi in Italia.

    Ci sono la casa-studio dello scultore Riccardo Biondi e della designer di moda Alessandra Jane, quella del fotografo ed editore Massimo Pacifico e di Christina Wendt, disegnatrice di moda e illustratrice di libri per bambini.

    Ci sono le residenze-laboratorio degli scultori Antonio Crivelli, Silvano Porcinai e Mimmo Roselli, lo studio della fotografa Giovanna Sparapani e la casa-studio del documentarista e fotografo Neri Fadigati, che conserva anche i 130mila documenti dell’Archivio Giorgini, custode dell’attività di Giovanni Battista Giorgini, tra i padri della moda italiana e del Made in Italy. 

    Diretto da Duccio Ricciardelli, con la voce recitante di Fulvio Cauteruccio, il documentario (in alto lo potete vedere tutto) è solo il primo passo, nelle intenzioni dell’amministrazione, per condividere e promuovere le Case d’artista di Bagno a Ripoli, la cultura e la storia di questa terra d’arte.  

    “Abbiamo la fortuna di ospitare nel nostro territorio un patrimonio artistico-culturale di enorme valore – ha illustrato il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti – Le nostre colline, affacciate su Firenze da un lato e dall’altro porta del Chianti, negli anni sono state scelte come dimora da numerosi artisti e creativi che hanno contribuito e contribuiscono, con il loro talento e le loro opere, a portare il nome di Bagno a Ripoli nel mondo”.

    “Come amministrazione – ha aggiunto – sentiamo il dovere di dare merito e valore alle Case d’artista avvicinando e coinvolgendo i cittadini. Ringrazio le artiste, gli artisti e tutti i referenti delle residenze che hanno manifestato lo stesso intento. Solo se condivisa l’arte può davvero far crescere le nostre comunità”. 

    Seguendo questa direzione, il Comune è già al lavoro per allestire in autunno una programmazione di iniziative aperte al pubblico. 

    “Visite alle Case d’artista, esperienze formative, incontri con gli artisti, laboratori ed esposizioni. Una serie di appuntamenti rivolti a tutti, che definiremo a breve insieme alle artiste e agli artisti, anche a quelli che si aggiungeranno durante questo percorso, da intendersi come un work in progress”, ha spiegato l’assessora alla cultura Paola Nocentini che con il sindaco ha ringraziato l’Associazione Nomya per la realizzazione del documentario, “testimonianza unica di un’eccellenza, quella artistica, che a Bagno a Ripoli vogliamo rilanciare”. 

    “Frutto di due anni di ricerche, il documentario ripercorre un cammino dell’arte contemporanea poco conosciuto,  tra splendidi paesaggi  e luoghi di vita e di creazione  degli artisti – ha dichiarato Rossella Tesi, presidente dell’Associazione Nomya -.  Ringrazio il Comune di Bagno a Ripoli per il consenso accordato al progetto, auspicando di sviluppare altre iniziative del patrimonio culturale di questo  territorio”.  

    Il documentario Case d’artista a Bagno a Ripoli è commissionato da Comune di Bagno a Ripoli, ideato e realizzato dall’Associazione Nomya in collaborazione con la cooperativa sociale Coop.21.

    Regia e riprese di Duccio Ricciardelli, voce recitante di Fulvio Cauteruccio, testi e curatela di Rossella Tesi, montaggio di Marco Bartolini. Operatore drone Sergio Cannelli

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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