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martedì 9 Settembre 2025
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    “Mamma, mi racconti una novella?”: infermiera di Antella e un libro scritto con il cuore

    Incontriamo Monia Vergioli, da 20 anni infermiera in Oncologia a Ponte a Niccheri, che ci racconta come ha fermato i ricordi della mamma. Che stavano svanendo e oggi sono fissati sulla carta

    ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – “Da molti anni ho iniziato a raccogliere le novelle che la mia mamma mi raccontava quando ero piccola, quando le ricordava ancora bene e insieme scherzavamo dicendo che un giorno ci avrei fatto un libro. Poi, quando i ricordi le iniziavano a confondersi, è diventato un importante e costante allenamento per la sua memoria. Un modo affinché leggendole le potesse riconoscere”.

    Monia Vergioli, di Antella (dove vive ancora la sua mamma) è l’autrice del libro appena uscito “Mamma, mi racconti una novella?”.

    Pubblicato da Porto Seguro e nato da un desiderio comune, suo e della sua mamma Marina Pacini, per evitare che andassero perdute.

    “Ci tengo molto a far sapere che questo sia stato possibile grazie a lei e ai suoi racconti – continua Monia – Quelle storie, alcune conosciute e altre meno, provenivano da una cultura contadina anche del nostro territorio tramandate oralmente nel tempo, nelle case di una volta, per allietare i bambini prima di andare a dormire. Gliele regalai per lo scorso Natale, fatte rilegare prima di questa pubblicazione, quando ancora stava benino e le apprezzò molto”.

    Poi è diventato davvero un libro vero grazie anche ad un’amica: “E’ stata Fabiana a convincermi a pubblicarlo, ha insistito dopo che glielo avevo fatto leggere dicendomi che non potevano restare conosciute solo in ambito familiare”.

    “Abbiamo fatto una lunga video chiamata nei giorni dello scorso Natale – ricorda – in cui ha voluto parlare anche con mio marito affinché mi convincesse anche lui a farlo leggere ad una casa editrice”.

    Monia è infermiera da vent’anni nel reparto Oncologico di Ponte a Niccheri. Ed è proprio lì che, dopo molti anni, ha incontrato e seguito la ex compagna di classe, divenuta maestra, Fabiana appunto.

    “Parlavamo tantissimo delle nostre famiglie, delle nostre figlie, ma non le avevo mai detto che stavo trascrivendo queste novelle – ci racconta Monia – Continuammo a sentirci anche dopo, nei giorni delle festività natalizie le raccontai che avevo terminato di scriverle e che le avrei regalate alla mia famiglia. Ecco, lei mi chiese di fargliele leggerle e dopo averlo fatto mi spinse a pubblicarle”.

    Per Monia scriverle è stata una piacevole distrazione, ci spiega, perché ama il suo lavoro ma non è semplice.

    Adesso che è diventato un libro fruibile da tutti ci dice che è felicissima di aver seguito il consiglio dell’amica.

    “Far conoscere queste favole per me è una soddisfazione – dice emozionata – alcune sono più familiari con altre storie diventate famose, ma altre sono legate al mondo rurale dal quale provenivano i miei genitori. Fatto di cose semplici, di sani principi e insegnamenti sempre attualissimi”.

    “Sono adatte – conclude – a ragazzi curiosi: che riscopriranno un mondo che non hanno vissuto ma comunque affascinante, popolato anche da qualche principessa”.

    Il prossimo 11 dicembre (alle 17.30) il libro sarà presentato alla casa del popolo di Grassina.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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