A scuola di sanità toscana. È iniziato nei giorni scorsi lo stage formativo di tre mesi che dieci medici cinesi provenienti da varie città e dai centri più specializzati del paese svolgeranno al San Giovanni di Dio, al Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri, al Meyer, a Careggi e all’ospedale di Prato.
Ogni medico della delegazione (composta da una cardiologa e una laboratorista, da un ginecologo un neurochirurgo, un dermatologo, un chirurgo plastico, un pediatra, due ortopedici e un cardiologo) è stato assegnato a un “tutor”, o più esattamente a un “Virgilio” con il quale condividerà questo viaggio nella disciplina nella quale ha la sua specializzazione. Potrà osservare, chiedere, farsi spiegare, ma, benché siano medici già preparatissimi, senza possibilità di intervenire e operare.
È il modo per avvicinarsi al modo con cui negli ospedali fiorentini si interviene per garantire la salute dei pazienti e parte della formazione riguarderà anche l’organizzazione del servizio sanitario, il modello che la Toscana si è data.
L’accordo con il Ministero della salute della Repubblica Popolare Cinese è stato stipulato dal direttore dell'Azienda sanitaria di Firenze Paolo Morello il 21 novembre scorso, ha validità biennale ed è diretto a promuovere e a sviluppare i rapporti di collaborazione per il miglioramento delle professionalità e dell’organizzazione del servizio sanitario.
L’accordo prevede un programma di tirocini specifici per circa 30 medici all’anno, suddivisi in gruppi che parteciperanno a percorsi formativi di tre mesi ciascuno presso strutture ospedaliere dell’Azienda sanitaria di Firenze, Prato e degli ospedali Meyer e Careggi
di Redazione
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