BAGNO A RIPOLI – Con una nota dello scorso 7 maggio, il dirigente comunale dei servizi ai cittadini Neri Magli comunicava all’istituto scolastico comprensivo “Mattei” che dal prossimo anno scolastico gli alunni cambieranno la modalità del pranzo.
Stiamo parlando delle quattro scuole primarie di Rimaggio, Croce, Padule e Pratello, portatrici da anni di un progetto sperimentale condiviso con le autorità scolastiche e comunali, che come fiore all’occhiello ha proprio un programma di educazione alimentare, secondo cui i bambini consumano il pasto all’interno della classe con i propri insegnanti, in modo tale il cibo diventi vera e propria materia di insegnamento.
Leggendo la nota del Comune, a mettersi di mezzo sarebbe stata la Asl, secondo cui consumare il pranzo in classe non rispetterebbe le norme igieniche. Si renderebbe quindi necessaria la creazione di aule mensa, durante la pausa estiva, da ricavare all’interno di spazi già esistenti nei quattro plessi.
Cosa che invaliderebbe il progetto educativo stesso, come spiega Annalisa Ciacci Taddei, presidente del consiglio d’istituto: “L’amministrazione comunale adduce impedimenti legati a disposizione delle Asl, ma come prima cosa dovrebbe fare il possibile per difendere il nostro progetto di educazione alimentare, esistente da anni e concordato con loro”.
“E in ogni caso -rimarca – dovrebbe creare un percorso partecipato con la scuola per trovare una valida alternativa, invece che decidere in totale autonomia come sta facendo. Fra l’altro, le aule mensa verranno ricavate negli spazi già esistenti che oggi sono biblioteche o laboratori, dove i bambini svolgono quotidianamente attività fondamentali, che a quel punto non avrebbero più certezza di una continuità didattica”.
“Inoltre – dice ancora – la nota del Comune parla di aule mensa con capienza massima di due classi, che renderebbero necessario consumare il pranzo in due turni: gli alunni del secondo turno mangerebbero alle 13.30, orario abbastanza singolare per un bambino di 6-7 anni che entra a scuola alle 8 del mattino”.
“Chiediamo – conclude Mattei – che una tale rivoluzione, se proprio ci deve essere, venga fatta nei modi e nei tempi giusti, e per questo aspettiamo una decisa presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale, invece di una soluzione calata dall’alto”.
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