BAGNO A RIPOLI – La raggiungiamo al telefono mentre sta aspettando che dal monte Cimone rientri, in pullman, la classe prima in cui studiava E.S., il 14enne fiorentino morto nel pomeriggio di oggi, martedì 26 gennaio, dopo una caduta sugli sci.
La preside dell'istituto "Gobetti-Volta" di Bagno a Ripoli, Clara Pistolesi (in foto), ci racconta con la sua consueta gentilezza e delicatezza quella che rimarrà, purtroppo, una delle giornate più nere nella storia della scuola.
Esprime il dolore di tutto l'istituto: suo, degli insegnanti, del personale scolastico, dei ragazzi. Che domani, al suono della campanella, dovranno guardarsi negli occhi e ricominciare.
"Erano sulle piste per una gita di due giorni – racconta la preside – E questo era il secondo giorno, tanto che stavano per venire via. L'incidente è avvenuto intorno alle 16.30, negli ultimi cento metri prima di un rifugio".
Ultimi metri di una giornata di allegria, neve e sciate. Passata insieme a quei compagni di classe conosciuti solo a settembre. La voglia di fare l'ultima sciata, il destino che attende, terribile, dietro l'ultima curva.
"Aveva il casco – dice ancora la preside, affranta – ma non è servito a nulla. Pare che abbia sbattuto violentemente contro uno di quei cannoni che sparano la neve".
Ci racconta che il ragazzo "aveva compiuto da pochissimo, il 7 gennaio, 14 anni. Era educato e molto gentile. Ho parlato con il padre, ma cosa puoi dire in situazioni come questa?".
"E' davvero una sofferenza infinita" dice prima di salutarci, mentre aspetta che i compagni di scuola tornino da questa due giorni sulle neve che, negli ultimi metri di pista, si è trasformata in un incubo.
di Matteo Pucci
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