BAGNO A RIPOLI – Via libera dal consiglio comunale di Bagno a Ripoli a nuove agevolazioni per i negozi storici e le startup, ovvero le nuove imprese con sede operativa nel comune di qualsiasi comparto produttivo di beni e servizi nei primi due anni di attività.
Le agevolazioni si concretizzano in sconti su Tari, Tosap e Imposta Pubblicità. Nel dettaglio: sulla Tari è previsto uno scontodel 25% sulla parte variabile della tariffa per attività iscritte nell'albo comunale dei negozi e laboratori storici; 50% di sconto sulla parte variabile della tariffa per le nuove imprese.
Sulla Tosap, 25% di sconto sulla tariffa sia per attività iscritte nell'albo comunale dei negozi e laboratori storici sia per le nuove imprese.
Per quanto riguarda infine l'Imposta sulla Pubblicità, 25% di sconto sulla tariffa sia per attività iscritte nell'albo comunale dei negozi e laboratori storici sia per le nuove imprese
Presto sarà emesso un avviso, ma sia la delibera consiliare sia i regolamenti applicativi dei tre tributi sono pubblicati (e quindi validi) sul sito internet del Comune www.comune.bagno-a-ripoli.fi.it.
“Una nuova e importante serie di agevolazioni e sconti per le nostre imprese – hanno dichiarato il sindaco Francesco Casini e l'assessore allo sviluppo economico Francesca Cellini – già prevista dal bilancio 2016 e rivolta ai negozi storici come alle nuove attività. Un segnale chiaro quello che il nostro Comune intende mandare: da un lato, favorire la vita e la vitalità di quelle botteghe, laboratori e imprese che hanno fatto la storia della nostra comunità; dall'altro, promuovere la nascita e lo sviluppo della nuova imprenditoria, fonte di innovazione e di lavoro".
"Non solo – concludono – L'intento è anche far sì che Bagno a Ripoli sia sempre di più attrattiva per nuovi investimenti e imprese. Per questo sono allo studio altre importanti misure per arrivare a dimezzare e addirittura esentare dalle imposte locali le nuove imprese che desiderino insediarsi a Bagno a Ripoli con l'ambizione di creare nuove forti opportunità di lavoro. Anche con queste misure, l'amministrazione comunale, per quanto di sua competenza e possibilità, vuole dare il proprio contributo alla ripresa economica ed occupazionale e quindi una speranza in più per tutti”.
di Redazione
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