PONTE A NICCHERI (BAGNO A RIPOLI) – L'ospedale di Ponte a Niccheri torna nel mirino dei Cobas. Ad essere presa di mira questa volta è la cardiologia: "La vicenda riguarda le sale di emodinamica – spiegano i sindacalisti – dove l’azienda per effettuare i lavori di ristrutturazione – tra l’altro in impianti rifatti appena qualche anno fa sui quali non era stato previsto l’ingresso di nuovi strumenti – e per assicurare l’attività di emergenza diagnostica in H24, invece di utilizzare sale agiografiche disponibili, sotto utilizzati e che si trovano in altri presidi ospedalieri fiorentini (SMN, Torregalli), ha pensato di “affittare” attraverso una gara di appalto per 2 mesi e 20 giorni (la durata presunta dei lavori) un angiografo portatile al prezzo di 40 mila euro".
Il delegati dell'Rsu Cobas, Andrea Calò (nella foto) e Anna Maria Grieco denunciano uno "spreco di denaro pubblico" e puntano il dito anche sull'organizzazione del lavoro: "Il personale tecnico di radiologia non è stato messo in grado di gestire il macchinario in arrivo e questo può mettere in difficoltà la macchina dell’H24 così come è strutturata".
Concludono i sindacalisti: "Un'altra obiezione riguarda la collocazione dell’angiografo – dato che la sala è chiusa – il quale viene collocato in una delle sale di chirurgia generale, senza aver chiarito se la sala è norma sulla radioprotezionistica ed è rispettato quanto prevede la legge in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro".
di Redazione
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