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venerdì 11 Ottobre 2024
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    Ospedale Santa Maria Annunziata: identificato presunto responsabile incendio del 10 novembre

    Si tratta di un uomo di 63 anni che avrebbe voluto rimanere nel pronto soccorso per trovare riparo. E che, una volta allontanato, avrebbe appiccato le fiamme

    PONTE A NICCHERI (BAGNO A RIPOLI) – I carabinieri della Stazione di Grassina, in seguito agli accertamenti eseguiti dopo l’incendio di un box contenete rifiuti avvenuto lo scorso 10 novembre presso l’ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri, hanno identificato e denunciato in stato di libertà il presunto autore.

    Si tratta di un 63enne italiano, della provincia di Napoli.

    Nella mattinata del 10 novembre scorso, alcuni operatori dell’elisoccorso che lavoravano nei locali tecnici vicini al pronto soccorso, avevano notato proprio vicino al DEA della struttura sanitaria delle alte fiamme propagarsi da un box metallico contenente rifiuti.

    L’intervento degli operatori antincendio e dei soccorsi aveva impedito il propagarsi delle fiamme. E, quindi, ulteriori e più gravi conseguenze.

    Dopo aver acquisito la denuncia formalizzata dal personale della struttura, i carabinieri di Grassina hanno dunque iniziato ad eseguire una serie d’accertamenti: per quello che fin da subito era apparso un incendio doloso e non un evento accidentale.

    Le indagini hanno consentito di identificare il presunto autore del gesto, che quella mattina si trovava all’interno del pronto soccorso, intenzionato a rimanervi per trovare riparo non avendo a disposizione una casa.

    L’uomo, che aveva trascorso lì tutta la notte, avrebbe reagito in modo molto negativo alla richiesta del personale di sicurezza dell’ospedale di non sostare più nella struttura.

    E, dopo diversi inviti ad allontanarsi, utilizzando una sigaretta e un accendino che aveva con sé, avrebbe deciso di appiccare il fuoco ad un box metallico contenente rifiuti sanitari, dileguandosi a piedi.

    La posizione dell’uomo identificato, che si trova nel carcere di Sollicciano per altri fatti avvenuti nei giorni successivi all’incendio, sarà ora posta al vaglio dell’autorità giudiziaria.

    Che valuterà gli addebiti contestati dai militari dell’Arma dei carabinieri.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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