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sabato 20 Aprile 2024
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    Incontri fra sindaci, assessori, direttori e segretari generali: passi concreti

    BAGNO A RIPOLI-IMPRUNETA – Prosegue il percorso verso l'Unione dei due Comuni di Bagno a Ripoli e Impruneta, che andrebbe a costituire un'aggregazione di oltre 120 chilometri quadrati e 40mila abitanti.

     

    Nei giorni scorsi, si sono svolte due riunioni importanti: il 18 novembre un incontro delle due giunte municipali e successivamente un secondo incontro tra i due sindaci (Luciano Bartolini, Bagno a Ripoli, e Alessio Calamandrei, Impruneta), i due assessori al personale (Silvia Tacconi, Bagno a Ripoli, e Luca Binazzi, Impruneta), il direttore generale di Bagno a Ripoli Francesco Piarulli e il segretario generale di Impruneta Samantha Arcangeli.

     

    “Primi passi per la gestione associata dei servizi fra Bagno a Ripoli e Impruneta – dicono Bartolini e Calamandrei – Stiamo dando gambe a questo progetto e lavorando per mettere a punto comuni modalità organizzative per le due strutture, da rendere gradualmente omogenee e da affinare progressivamente".

     

    "Per alcuni servizi  -spiegano – l'attesa potrebbe non essere lunga, per altri ci vorrà un po' di tempo in più. L'obiettivo è giungere a una gestione associata di alcuni servizi e all'ottimizzazione dell'uso del personale e delle risorse, per un miglioramento complessivo dei servizi stessi".

     

    "Presto – annunciano – si incontreranno assessori e responsabili dei servizi informatici, per verificare la compatibilità dei programmi e quindi la condivisione, e c'è l'idea di analizzare la praticabilità di altri servizi, come la gestione dei tributi locali e del contrasto all'evasione fiscale, o il riallineamento dei tempi delle gare di appalto più importanti (per esempio mensa scolastica, lavori pubblici e manutenzioni), con l'obiettivo poi di andare ad appalti unici, che consentono di ottenere prezzi più concorrenziali, vista la maggiore dimensione territoriale e di popolazione".

     

    "L'obiettivo – concludono i due sindaci – è omogeneizzare i servizi e alzare il livello della loro qualità riducendo i costi, pensando a una dimensione territoriale complessiva di oltre 120 chilometri quadrati, più grande della stessa Firenze (102 kmq), e 40mila abitanti”.

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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