spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 9 Giugno 2023
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Il Gazzettino incontra Raffaele Viggiani e il mondo della “Pescheria Marisa”

    In Via Ponte del Lepri, a Grassina, in una traversa della Chiantigiana, proprio dietro la piazza, c’è una delle pescherie più vecchie della nostra zona, la prima del paese.

     

    Dal 1963 la Pescheria Marisa, gestita dalla famiglia Viggiani, fa arrivare il pesce fresco alle porte del Chianti. In negozio, dietro al banco, ci sono Raffaele e David. Raffaele, figlio di Roberto e Marisa (i fondatori dell’attività) è nell’azienda dagli anni Novanta e oggi gestisce il negozio sapendolo mantenere e rinnovare costantemente. Dedito alla buona cucina, continua la tradizione di proporre ai clienti menù particolari, abbinamenti di vini e ricette.

     

    La storia del negozio risale ai tempi in cui ancora mangiare pesce non usava o, perlomeno, non ce n’era la possibilità. Lo racconta Roberto Viggiani (al centro nella foto, a sinistra Raffaele, a destra David): "Escluso, forse, qualche pesce di fiume non rimaneva che il baccalà: si poteva comprare da un venditore ambulante, specialmente il venerdì, giorno di vigilia. Negli anni Cinquanta abitavo in una casa colonica al Ponte a Niccheri. Eravamo contadini ed erano i tempi in cui ancora per ottenere il permesso di lavoro bisognava avere il libretto firmato dal padrone".

     

    Poi ricorda gli inizi: "Capitò che un vecchio pescivendolo di Gavinana (tale Bertelli) avesse bisogno di un ragazzo così andai a bottega e imparai il mestiere. In quegli anni feci anche tutta una serie di lavoretti poi partii per il militare. Allora durava diciotto mesi e in quel periodo scrissi anche al Bertelli, il quale, dopo che mi fui congedato, mi affittò il negozio di pesce. Poi, nel 1963, decisi di intraprendere l’attività per conto mio ricavando la prima stanza di questo negozio da una stalla del cavallo".

     

    Viggiani in cinquant’anni ne ha viste di tutti i colori, anche il colera che, nel 1973-74, si diffuse grazie ad alcune cozze clandestine immesse sul mercato senza controlli. La gente si impaurì e il negozio restò deserto. Ma con pazienza e volontà la pescheria ha tirato avanti ed è cresciuta negli anni anche grazie alla signora Marisa che tuttora continua a consigliare le sue ricette.

     

    Oggi che i tempi del baccalà sono finiti, il negozio offre specie di pescato da tutti i mari del mondo mantenendo però inalterato quel bello spirito di bottega paesana.

    di Stefano Casprini

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...