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sabato 20 Aprile 2024
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    “Podere Biliotto, tutte le considerazioni che ci sentiamo di fare sulla vicenda”

    Intervento di Carlo Milano, presidente di Legambiente Bagno a Ripoli: "Non contrari a iniziative imprenditoriali, ma solo se confliggono con tutela ambientale e interesse pubblico"

    Ringrazio per l’attenzione riservata ed alla franca esposizione del punto di vista della societĂ  Compturist in merito alla situazione di Podere Biliotto, a Vicchio di Rimaggio. Sento comunque la necessitĂ  di fare alcune considerazioni su alcuni punti.

    – L’appello che abbiamo pubblicato sul profilo Facebook del Circolo Legambiente Bagno a Ripoli non è anonimo, ma redatto dal Comitato per Vicchio e Dintorni, formato da un gruppo spontaneo di residenti della zona preoccupati dalla realizzazione della recinzione.

    # Podere Biliotto, tensione alle stelle. La proprietà: “Procederemo secondo legge verso chi dice il falso”

    – In merito alla libertĂ  di accedere ai terreni di proprietĂ  di Compturist prendo atto delle modalitĂ  riportate sul sito Internet del Podere Biliotto, secondo le quali l’ingresso è condizionato alla preventiva registrazione di nome, cognome, telefono e indirizzo email, dati che possono essere considerati sensibili ed in violazione al diritto di privacy delle persone.

    – Non è inoltre chiaro come il libero accesso delle persone possa essere compatibile con la costituzione di un fondo chiuso, come testimoniato dai cartelli apposti lungo la recinzione.

    – Sulla legittimitĂ  della recinzione continuiamo ad avere molti dubbi, considerando che il 9 febbraio 2021 il Dirigente dell’Area 5 – Governo del Territorio del Comune di Bagno a Ripoli, facendo seguito alla vostra istanza, ha emesso un provvedimento sanzionatorio/inibitorio, finora ignorato.

    – Se, come si afferma, la recinzione serve esclusivamente per le finalitĂ  agricole, rimane poco chiaro il motivo per cui non sia stato realizzato un intervento precario (come descritto nella CILA depositata in Comune). Le foto invece documentano l’interramento della rete elettrosaldata, un’altezza maggiore di quella dichiarata ed infine lavori per la posa di tubo corrugato adatto a contenere cavi elettrici.

    – L’ipotesi di realizzazione del glamping non nasce dalla fantasia di qualche anonimo denigratore, ma da quanto affermato da autorevoli rappresentanti nelle diverse occasioni di incontri con le associazioni del territorio e gruppi di cittadini.

    Per quanto riguarda la nostra associazione ambientalista posso assicurare che siamo abituati a esprimerci non in modo prevenuto, ma in modo documentato e rispettoso delle posizioni altrui.

    Non siamo contrari a priori alle iniziative imprenditoriali se queste non confliggono con la tutela ambientale e con l’interesse pubblico.

    Carlo Milano, presidente Legambiente Bagno a Ripoli

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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