Mercoledì 6 febbraio si è svolto alla casa del popolo di Osteria Nuova un incontro sul tema della chiusura dell’ufficio postale della frazione. Presente la cittadinanza, il sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, quello di Rigano sull’Arno Daniele Lorenzini e il presidente dell’UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) Toscana Oreste Giurlani. Assente, anche se invitata, la direttrice delle Poste Filiale 2.
"C’è una chiusura totale da parte di Poste – spiega Bartolini – ci hanno detto che non fanno incontri con i cittadini, la scelta di chiudere viene dall’alto".
Le amministrazioni di Bagno e Rignano avevano già proposto soluzioni alternative come l’apertura a giorni alterni o una riduzione di orario, ma Poste Spa non ha accettato. Gli uffici di Osteria Nuova e San Donato in Collina, rimarranno chiusi. "È inaccettabile trovarsi di fronte al fatto compiuto – proseguono i sindaci – il disagio è forte soprattutto per i ceti più deboli. Ne abbiamo discusso anche in Regione, la questione è di rilievo nazionale, bisogna che se ne interessi anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze".
Sono tanti gli uffici postali chiusi. In tanti paesi chiudono asili, scuole, presidi della sanità, vengono tagliati i trasporti. "Conduciamo battaglie tutti i giorni per cercare di garantire i servizi – dice Oreste Giurlani – In altri paesi della Toscana, grazie al nostro intervento, siamo riusciti a ottenere degli incontri, ma Poste Spa, società premiata dalla Bocconi per efficienza, va dritta come un treno e chiude centinaia di uffici. La situazione è difficile. Ci sono zone dove l’ufficio postale è a venti chilometri dalle frazioni e per inviare una raccomandata, vista anche la carenza di trasporti pubblici, ci vuole un giorno intero".
Prosegue il presidente di UNCEM spiegando una possibile alternativa, che non sostituisce il ruolo dell’ufficio postale ma può tamponare, mitigare, il disagio. Si tratta del progetto “Ecco Fatto”. Presidi gestiti dal Servizio Civile, dalla Regione, dai Comuni e spesso dai circoli che mettono a disposizione gli spazi in cui ragazzi del Servizio Civile possono fornire servizi che ora non ci sono: burocrazia, rapporti con la banca, pensioni.
Continua Daniele Lorenzini: "Unendo le forze di San Donato e Osteria Nuova possiamo mettere a punto questo servizio. Abbiamo la disponibilità del Servizio Civile, della Regione, del Comune, e del Circolo di San Donato".
I cittadini e i membri del comitato che seguono la vicenda si dicono preoccupati e arrabbiati per la mancanza di un servizio che dovrebbe essere garantito anche quando non c’è redditività e di cui si dovrebbe occupare anche il ministero. Un servizio, ricordiamo, perlopiù rivolto alle persone anziane ma che da anche valore sociale alla frazione. "Non lasceremo cadere questo tema", concludono i sindaci.
Stefano Casprini
di Stefano Casprini
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