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giovedì 25 Aprile 2024
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    Gelo all’ospedale Santa Maria Annunziata? “I pazienti non sono mai rimasti al freddo”

    L'Azienda sanitaria risponde alle accuse di Andrea Calò (Rsu Cobas): anche sui problemi per le terapie oncologiche

    PONTE A NICCHERI (BAGNO A RIPOLI) – "Non sono mai rimasti al freddo i pazienti dell'ospedale Santa Maria Annunziata, nonostante il guasto elettrico che si è verificato nei giorni scorsi all’interno del presidio ospedaliero".

     

    E' la risposta dell'Azienda sanitaria alle durissime accuse di Andrea Calò, membro dell'Rsu dei Cobas, che martedì 10 gennaio aveva stigmatizzato una situazione molto compromessa nell'ospedale di Ponte a Niccheri.

     

    # ARTICOLO / La denuncia dei Cobas: "Una morsa di gelo artico dentro l'ospedale di Ponte a Niccheri"

     

    "Le temperature interne – prosegue la nota dell'Azienda sanitaria – costantemente monitorate, sono sempre rimaste accettabili e tali da non richiedere il trasferimento dei pazienti in altre strutture, com’ è stato assicurato dalla direzione sanitaria dell’ospedale che ha provveduto in un solo reparto (malattie infettive) a posizionare fonti di calore alternative. I tecnici sono al lavoro dallo scorso fine settimana per le riparazioni necessarie".

    "Il guasto elettrico – si evidenzia – ha creato problematiche anche alle linee telefoniche che sono state ripristinate in giornata; l’ospedale comunque ha sempre comunicato con l’esterno con i mezzi di supporto alternativi che vengono messi in atto in queste situazioni: i sistemi sostitutivi garantiscono che l’ospedale non resti isolato, in particolare per gli interventi di emergenza e urgenza".

    "Per quanto riguarda la somministrazione dei chemioterapici – si spiega in merito a un'altra delle accuse di Calò – al fine di garantire la continuità delle terapie ai pazienti è stato tempestivamente sviluppato un piano di interventi messo in atto dal dipartimento oncologico con la collaborazione attiva di più dipartimenti e strutture; i farmaci biologici vengono preparati all’interno della farmacia dell’Osma mentre la preparazione dei chemioterapici viene temporaneamente eseguita ad Empoli".

     

    "Gli attuali locali per la preparazione dei farmaci antitumorali – conclude l'Azienda sanitaria – non sono infatti al momento disponibili all’Osma, ed è stato quindi necessario interrompere l’attività per gli interventi tecnici in corso".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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